Da eroe anticonvenzionale, a tinte naif, dell’antimafia a presunto criminale capace di ricattare due sindaci per poche centinaia di euro e ‘sistemare’ in un impiego comunale l’amante molto più giovane di lui.

LEGGI PINO MANIACI ACCUSATO DI ESTORSIONE

Shock, disillusione e qualche malcelato sorriso di soddisfazione. Sono diverse le reazioni della popolazione del territorio a ovest di Palermo, il comprensorio dove Pino Maniaci e Telejato hanno operato fino a oggi, all’inchiesta della Procura. Un bacino di persone vasto e variegato, che va da Isola delle Femmine fino ad Alcamo, che da tanti anni era abituato a seguire con interesse il lungo telegiornale di Maniaci.

Un personaggio, considerato istrionico e sempre fuori dalle righe, ma che in pochi pensavano potesse deragliare dai principi di onestà e integrità che professava ogni giorno durante il tg di Telejato. Il notiziario di Pino Maniaci era considerato infatti un riferimento importante per il comune cittadino che voleva denunciare un’ingiustizia, un disservizio della pubblica amministrazione, una cattiva condotta dei politici.

Maniaci era diventato il simbolo di molte lotte sociali, soprattutto a Partinico, città dove Telejato ha da sempre la sua sede, a partire da quella contro la distilleria Bertolino fino a quella contro la cattiva gestione dei beni confiscati alla mafia, con Silvana Saguto e l’avvocato Cappellano Seminara, obiettivi privilegiati dei servizi giornalistici.

Nel 2008 è stato persino detto da più parti che il neonato Partito democratico, guidato dal primo segretario Walter Veltroni, volesse candidarlo alle elezioni politiche.

Comunque vada a finire la drammatica vicenda giudiziaria che si è abbattuta su Pino Maniaci non sarà un colpo facile da riassorbire per i centri a ovest di Palermo dove Telejato era vista come una delle poche sentinelle contro l’inadeguatezza e la malafede dei politici e le ingiustizie della vita quotidiana.

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