“Ho l’impressione che, almeno nei primi giorni, il clima (in aula durante la discussione della finanziaria ndr) sarà infuocato. In questo momento non c’è niente di scontato”.

Luca Sbardella , commissario di Fratelli d’Italia in Sicilia una una intervista rilasciata al quotidiano la repubblica per mandare segnali alla maggioranza. Segnali di uno scontro che non è più latente ma che diventa evidente. Ed a pagare le conseguenze della tensione rischia di essere proprio la Finanziaria quater come già accaduto alla ter ad inizio agosto.

La finanziaria incardinata ieri

Il ddl stralcio (o finanziria quater come è stata soprannominata dalla stampa) è stato incardinato ieri mattina in una inconsueta seduta di sabato mattina proprio per tagliare i tempi di approvazione e lasciare spazio alla Legge di Stabilità 2026 che deve entrare nel vivo della discussione al più presto se si vuole riuscire a farla entro il 31 dicembre.

La Finanziaria quater è manovra da 240 milioni in 54 articoli così come è uscita dalla Commissione bilancio nella notte fra mercoledì e giovedì e dovrà essere adesso essere affrontata a Sala d’Ercole dalla prossima settimana. L’aula ha dato il termine per gli emendamenti che dovranno essere presentati entro martedì alle ore 10 (inizialmente era sstato stabilito lunedì alle ore 18 ma su richiesta del Pd si è allungato il termine), poi l’Ars avvierà martedì pomeriggio la discussione. La seduta è convocata proprio per martedì a partire dalle 11,00 ma prima di passare alla discussione generale sulla Finanziaria si voteranno altri due provvedimenti. E’ ipotizzabile che della manovra si cominci a parlare dalle ore 15,00 anche alla luce del termine per la presentazione degli emendamenti ampliato fino alle 10 di martedì.

Le “minacce” di Sbardella

Ma dopo la spaccatura in giunta regionale di governo sancita dalla scelta di confermare Salvatore Iacolino alla guida del Dipartimento Pianificazione in sanità, gli equilibri sono diventati complessi.

Sbardella non fa alcun riferimento all’eventualità di un ricorso al voto segreto, scelta che sarebbe poco coerente da parte di chi ha sempre contrastato questa pratica, ma cosa succederà in aula è imprevedibile, come lui stesso precisa. Certamente non sarà un percorso semplice quello da affrontare a partire da martedì.

Gli emendamenti

Nonostante la Commissione Bilancio abbia già affrontato poco meno di mille emendamenti, le prime notizie parlano di altrettante proposte di modifica in aula. L’opposizione si prepara a riproporre tutto quello che in commissione è stato bocciato, ma anche una serie di emendamenti soppressivi di singoli provvedimenti e di interi articoli.

Ma l’attenzione è interna alla maggioranza anche alla luce delle parole proprio di Sbardella sui rapporti con il governatore. Un confronto c’è stato ma senza esito “E’ presto per parlare di crisi, ma certamente c’è tensione” ha detto Sbardella nella medesima intervista. E, oltre ad attaccare Iacolino che “pensa più a fare politica” è arrivato ad usare toni senza precedenti “prendiamo atto che il Presidente non considera un valore l’unità della coalizione” mentre a domanda diretta sulla ricandidatura di Schifani dice “Posso avvalermi della facoltà di non rispondere”.

Passaggi che certificano l’esistenza di un problema nel centrodestra