Decine di faldoni accatastati l’uno sull’altro sul pavimento del piano interrato, zuppi d’acqua, fradici, con le pagine incollate in una poltiglia informe. E ancora secchi per raccogliere l’acqua che cola dal tetto, solai scrostati sino a vedere il ferro. È la situazione in cui versa l’archivio dell’ufficio Tecnico di via 16 Marzo, a Monreale.

Una storia di degrado delle strutture che porta anche inefficienze burocratiche. A sollevare il caso Massimiliano Lo Biondo, candidato al consiglio comunale per le prossime amministrative: “Il comune vanta il secondo territorio più vasto della Sicilia e il sesto d’Italia, come può versare, quindi, in queste condizioni un ufficio tecnico e di conseguenza come possono lavorare serenamente i dipendenti dell’ufficio tecnico? Tra l’altro si è venuto a creare anche un problema di pesantezza e inefficienza della burocrazia: di fronte a un cittadino che segue l’iter burocratico, quindi pagando al Comune il dovuto, per avere copia di una pratica conforme che magari è ammuffita o danneggiata, quindi incompleta, come si pone la massima espressione della burocrazia comunale, già fresca di premio di produttività?”
Il riferimento di Lo Biondo è al segretario comunale, la dott.ssa Domenica Ficano, alla quale è stato riconosciuto il premio di risultato per il 2016 per il pieno raggiungimento degli obiettivi.

“Tra non molto tempo saranno molte di più le pratiche danneggiate. E lo stato di degrado e insalubrità cui sono soggetti i dipendenti comunali sarà peggiorato – conclude – e quindi il problema sarà molto più grave e si presenterà con molta più frequenza. Chi prende allora dei provvedimenti e cerca delle soluzioni, nell’interesse pubblico, dei dipendenti e dei cittadini? Basta!”