Più che la futura casa del nuoto palermitano, al momento sembra una succursale di una discarica. Questa è la sensazione che un osservatore esterno può avere guardando i numerosi ammassi di rifiuti edili presenti nello spiazzale antistante l’ex Pallone di Italia ’90. Dopo decenni di inattività, la struttura di viale del Fante dovrebbe diventare la sede temporanea di una piscina prefabbricata da utilizzare fino alla fine dei lavori sull’impianto comunale attualmente utilizzato dalle società sportive natatorie. Il condizionale, viste le circostanze, sembra d’obbligo.

Ma ad oggi i lavori sono in attesa che si concluda l’iter del bando avviato dal Comune. Come in ogni storia palermitana che riguarda i lavori pubblici, il programma delle opere viaggia con notevole ritardo rispetto alle tempistiche previste. Fatto ribadito anche dal presidente della Waterpolo Antonino Coglitore che, ai nostri microfoni, non nasconde tutte le sue perplessità. “Non so se riusciranno a portare avanti il progetto nei tempi promessi – commenta l’esponente della Fin -. I lavori sarebbero dovuti partire, e viene quasi da ridere, a giugno di quest’anno. Questo stando ai primi incontri che abbiamo avuto sulla questione. Ma già allora non ci credeva nessuno. Non per mancanza di fiducia nei confronti del sindaco. Ma è chiaro che bisogna fare i conti con i bilanci, la situazione della città e così via”.

L’ex Pallone di Italia ’90 pieno di rifiuti edili

In altre parole, il progetto è in ritardo. Basta notare in che condizioni sono ridotti gli spazi esterni dell’ex Pallone di Italia ’90. Già da diverse settimane infatti, l’area perimetrale ospita una serie di rifiuti speciali rimossi dagli interni dell’ex sala stampa. Fabbricidi di ogni giorni, pezzi di quello che sembra cartongesso, tubi e cavi elettrici vetusti. Il tutto a volte messo nei sacchi, in altri casi lasciato in preda alle intemperie. Una situazione esteticamente non certo bella per quella che, a breve, dovrebbe diventare la casa di atleti e società della piscina comunale per i prossimi due anni. ” Sono indietro con tutto – commenta Coglitore – progetto, parte esecutiva dei lavori. Noi ci siamo messi a disposizione a fianco dell’Amministrazione Comunale. Ho fatto personalmente una piccola leggenda. Un documento di quattro pagine in cui è riassunta la situazione”.

I disagi di Telimar e Waterpolo Palermo

E i disagi per le società sono tanti. Basti pensare al caso che riguarda il Telimar, formazione che milita in serie A1 e che gioca le coppe europee di pallanuoto maschile, costretta a fare la spola fra Palermo e Terrasini per gli allenamenti. Ed anche la Waterpolo, unica formazione siciliana che disputa la serie A2,  ha una situazione non troppo distante da quella dall’altro club cittadino. Entrambe sono costrette a giocare a porte chiuse o, quando va bene, il Telimar per gli incontri internazionali (e non tutti) o di cartello in campionato (ancora più raramente) ottiene la deroga per permettere la riapertura parziale delle tribune. L’ultima volta col pubblico (sia pure limitato a 400 persone) è stato con il Barcellona, lo scorso 8 ottobre per l’esordio della seconda fase a gironi della Len Euro Cup.

Obiettivo è realizzare la nuova piscina prefabbricata

L’obiettivo (con la speranza che non diventi una lotta contro il tempo o, ancor peggio, una chimera) è quello di giungere al montaggio della nuova piscina prefabbricata da 35×22 metri. Una struttura che, una volta sbloccato l’iter burocratico, si potrebbe montare in breve tempo. “Non mi preoccupa la fase operativa – ha sottolineato Coglitore ai nostri microfoni -. Si può mettere in piede una vasca di questo tipo anche in due settimane. Mi preoccupa invece la pastoia burocratica che è necessaria definire per arrivare al dunque”.

Fronte sul quale, in estate, i tecnici del Comune hanno concluso le indagini strutturali. A settembre, l’Amministrazione guidata dal sindaco Roberto Lagalla aveva utorizzato il prelievo di 225.000 euro dal fondo di riserva. Risorse che andranno ad integrare i 185.000 euro messi a disposizione ad aprile 2023 proprio per l’edificazione di una nuova piscina prefabbricata all’interno del Pallone di Italia ’90. Delle sopracitate risorse, circa 55.000 saranno destinati a soddisfare gli incarichi professionali per la progettazione della struttura, mentre i restanti 170.000 euro andranno per l’acquisizione di manifestazione d’interesse per la realizzazione di eventi sportivi. Un contributo destinato alle società sportive “che organizzano manifestazioni per la promozione e la valorizzazione dello sport, anche come strumento di recupero sociale mediante la fornitura di beni e/o servizi”.

Nessun intervento realizzato

Ad oggi però, dell’inizio degli interventi non c’è neanche l’ombra, salvo, appunto, aver “svuotato” l’interno dell’ex Pallone di Italia ’90.

“C’è voglia da parte dell’Amministrazione di portare avanti la questione – sottolinea Coglitore -. Purtroppo si deve fare i conti con la burocrazia e le sue complicazioni. Il progetto dovrebbe essere ormai pronto. E’ stata prodotta una prima bozza nelle settimane scorse. Documento sul quale il progettista responsabile del Comune sta aggiustando il tiro”.

Parentesi poi sui rifiuti edili presenti all’esterno della struttura. “Hanno svuotato tutto l’interno per consentire ai tecnici di entrare ed effettuare la progettazione, nonchè le verifiche strutturali, le quali per fortuna hanno dato esito positivo sia per il tetto che per la pavimentazione”. In attesa che si completi il bando per l’assegnazione dei lavori per installare la futura piscina comunale prefabbricata, l’Amministrazione deve comunque garantire il decoro. Quei rifiuti vanno portati via di lì. Una questione che, oltre ad interessare generalmente la cura della cosa pubblica, rappresenterebbe un segnale anche per tutto il mondo natatoria e pallanuotistico che, ormai da anni, aspetta rispetto sull’ex Pallone e sui futuri lavori alla piscina comunale.

I progetti sulla piscina di viale del Fante

Due i progetti di manutenzione straordinaria da eseguire sull’impianto di viale del Fante. Uno riguarda la piscina coperta, mentre l’altro interessa la realizzazione della tribuna e dei relativi servizi sulla vasca scoperta. Il primo progetto riguarda la realizzazione della tribuna e dei servizi annessi per la piscina scoperta. Il 4 settembre scorso è stato avviato in via d’urgenza l’appalto integrato (progettazione esecutiva + lavori).

Il termine ultimo per la conclusione degli interventi è stato fissato entro gennaio 2026, con una riduzione dei tempi previsti da 730 a 635 giorni. Ciò per rientrare nei limiti fissati dalla normativa europea a proposito dei progetti finanziati con fondi del Pnrr, che devono necessariamente concludersi in tutte le loro parti entro giugno 2026. Il secondo invece interesserà l’impianto al chiuso, dove attualmente giocano e si allenano tutte le società sportive natatorie. Il 27 settembre, secondo quanto comunica il Comune, è partito l’applto integrato relativo all’intervento di recupero strutturale della piscina comunale coperta.

In questo caso, il termine fissato per la fine dei lavori è quello di aprile 2025. Data fino alla quale le società e gli atleti coinvolti si sposteranno nell’impianto provvisorio da realizzare all’interno dell’ex sala stampa di Italia ’90, meglio conosciuto come Pallone. Ma in attesa di tutto questo, le società sportive ed i cittadini che vogliono fare nuoto rimangono… nel pallone.

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