Mobilità sostenibile: concetto di viabilità alternativa, ritenuta la panacea di tutti i mali per contrastare uno dei più grandi “nemici” della quotidianità palermitana, il traffico. Un modo per lasciare l’auto a casa a vantaggio di bici e mezzi di trasporto alternativi. Un percorso seguito dall’ex Amministrazione e da quella attuale, che hanno puntato e puntano al potenziamento di queste strutture, con la creazione di nuovi tratti dedicati al modo a due ruote. Assi viari che però pagano lo scotto di una mancata manutenzione periodica.

Piste ciclabili, storie di ordinaria incuria

Pista ciclabile via Libertà

Un fatto che, ovviamente, riguarda tutta la mobilità cittadina, compresa quella dei mezzi a motore, ma dalla quale non si discostano nemmeno le piste ciclabili del capoluogo siciliano. Segnaletica orizzontale sbiadita o addirittura assente; mancanza di protezioni adeguate per gli spazi destinati alle bici che, spesso, si trovano a dover fare lo slalom fra i pedoni; tutto ciò al netto di pericolose buche ed avvallamenti che, in alcuni casi, popolano i tratti destinati ai ciclisti.

Con riguardo allo stato delle piste ciclabili, a fare certamente da capofila è quella di via Libertà. Un asse centrale della mobilità cittadina nel quale, già da diversi anni, sono presenti due percorsi destinati ai ciclisti e tracciati sul marciapiede. Fatto che riduce ovviamente lo spazio per i pedoni che, in alcuni punti, fanno fatica a trovare punti utili per passare. Un percorso che, poi, presenta alcune insidie. Al netto di una segnaletica non più vivida come un tempo, sbiadita inevitabilmente dalle intemprie, sono presenti diverse buche, createsi in alcune sezioni del mattonato del marciapiedi. Inoltre, la natura ha reclamato i suoi spazi. Come nei pressi di piazza Croci dove sono presenti diversi avvallamenti causati dalle radici degli alberi.

Il caso di via Principe di Villafranca

Buche piste ciclabili Palermo

Un fatto che evidenzia l’incuria a cui sono soggetti questi percorsi. Ritardi nelle opere di manutenzione che, a volte, sfiorano davvero il ridicolo. Come nel caso di via Principe di Villafranca, all’incrocio con via Niccolò Turrisi. Qui, infatti, è presente una pericolosa buca dal 15 giugno 2022. Foro magno sull’asfalto, nei mesi, soltanto transennato e mai riparato del tutto, nonostante le numerose segnalazioni effettuati dai cittadini ma anche da qualche consigliere comunale. Come racconta ai nostri microfoni il capogruppo del Movimento 5 Stelle Antonino Randazzo.

“Sono passati sette mesi. Ho inviato più volte richieste d’intervento all’Amministrazione. La buca, tra l’altro, è molto pericolosa per i ciclisti, è ancora lì. Ho nuovamente sollecitato l’intervento. Speriamo che sia la volta buona”. Un caso che ha fatto indignare alcuni residenti della zona che, ironicamente, hanno appeso un cartello nei pressi del foro con suscritto “adotta una buca”. Un caso che ricorda un tema decisamente più vasto, quello della manutenzione stradale. Nelle scorse settimane, era stato annunciato un bando di gara, al momento senza copertura, per avviare la parte burocratica. Al momento però, il servizio rimane scoperto, con gli interventi straordinari ancora a carico di Rap. Palermo, intanto, diventa sempre più gruviera. Il tempo passa e l’asfalto della città, già precario, continua a sfaldarsi.