Più di cento chilogrammi di sostanza stupefacente. Un carico d’altri tempi ( per modalità e dimensioni ) in arrivo dalla Colombia, che doveva sbarcare al porto di Palermo. Doveva, perchè in realtà il carico spedito dai ‘narcos colombiani’, per un errore clamoroso, non è stato spedito in Sicilia, bensì in Campania e precisamente al porto di Salerno.

Evidentemente chi ha indirizzato il carico ha confuso Salerno con Palermo. Il carico è stato sequestrato venerdì scorso nel porto campano dalla Guardia di Finanza, su ordine della procura distrettuale antimafia di Catania che coordina l’indagine.

A Palermo, nel frattempo, sono state fermate due persone. Uno è Antonino Catalano, stretto collaboratore dell’altra persona fermata: Antonino Lupo. Quest’ultimo porta un cognome ed ha una parentela ‘pesante’ in quanto fratello di Cesare, capomafia di Brancaccio e ‘pupillo’ dei boss Filippo e Giuseppe Gravano.

Tra i particolari dell’indagine e delle intercettazioni, il fatto che Antonino Lupo veniva chiamato “il signore”.