Sono passati 29 anni dalla sua scomparsa avvolta nel più fitto mistero eppure Polizzi Generosa, piccola comunità della provincia palermitana, non vuole darsi per vinta. Rai Tre con le telecamere della fortunata trasmissione “Chi l’ha visto” è tornata ad accendere i riflettori su Gandolfo Picciuca, scomparso l’8 luglio 1992 dal comune siciliano. I familiari sono tornati a lanciare un appello affinchè continuino le ricerche e soprattutto che qualcuno si faccia avanti se sa qualcosa.

Le ultime tracce

La sera dell’8 luglio del 1992 Picciuca non era rientrato a casa, dove l’aspettavano la giovane moglie e due bambine. Il suo fuoristrada Rayton Fissore Magnum beige venne ritrovato il giorno dopo, appena fuori del paese, con le chiavi inserite nel quadro e i finestrini aperti. All’interno l’agenda telefonica e il libretto di circolazione. L’auto era stata vista già verso le 24. Di solito l’uomo la sera si recava a trovare degli amici in un paese vicino a Polizzi, Castellana Sicula, dove era stato visto per l’ultima volta verso le 20 dell’8 luglio. Gandolfo Picciuca era proprietario di due negozi di sanitari e ceramiche.

L’appello delle figlie

“Chiediamo solo di sapere cosa è successo – dicono le due figlie oggi adulte dell’uomo scomparso, Elisabetta e Angela Picciuca -, vogliamo spingere a parlare chi magari sa qualcosa. Ci portiamo dentro un vuoto insopportabile”. La scomparsa di Gandolfo Picciuca avvenne a distanza di pochi mesi da un atto inquietante: l’incendio in contemporanea dei suoi 2 negozi. Tante le ipotesi e le malelingue che sono circolate su questi raid incendiari che però non hanno mai trovato riscontro.

Una ferita mai rimarginata

La più piccola delle due figlie era molto piccola quando il papà fece perdere le sue tracce. Eppure dice di ricordare tanto di lui, di non essere mai riuscita a rimarginare quella ferita e quella mancanza: “Quando mio padre è scomparso avevo solo 6 anni. Dopo 29 anni non lo abbiamo dimenticato”.

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