Erano lì da mezzo secolo e da alcuni giorni i silos del molo Piave nel porto di Palermo vengono abbattuti un pezzo alla volta. Per cinquant’anni hanno custodito il grano che arrivava con le navi in città. Sorgono in un’area di 6 mila 400 metri quadri. Lì la società Silos Granari della Sicilia del gruppo Italcementi Group, aveva uno stabilimento con 22 celle con una capacità di stoccaggio di 27 mila tonnellate attrezzata per lo sbarco, l’imbarco, l’introduzione a mezzo camion, la conservazione e la riconsegna di granaglie.

Le operazioni di smantellamento delle celle – in disuso da tempo, fanno sapere dagli uffici dell’Autorità di
sistema portuale del mare Sicilia occidentale – sono entrate nel vivo questa mattina, anche se i lavori di restyling del porto del capoluogo siciliano sono cominciati a fine giugno. Al posto dei silos, fanno sapere dagli uffici, sorgerà prima in via provvisoria una tensostruttura, poi sarà realizzato un nuovo terminal, una struttura Ro-Ro, con l’obiettivo di ‘ridisegnare’ la skyline del porto siciliano.

Stando a quanto riferiscono gli uffici, prima delle operazioni di smantellamento, sono stati effettuati degli studi tecnici che hanno accertato l’assenza di amianto nei silos da ‘abbattere’. I lavori dovrebbero terminare nella prima settimana di settembre ma nei prossimi giorni, nel corso di un incontro pubblico, saranno forniti ulteriori
dettagli sui lavori in itinere.