Il personale del ruolo sanitario incaricato per l’emergenza covid in scadenza il 31 marzo, sarà prorogato fino al 31 maggio. Lo comunica l’Asp di Palermo che spiega come “L’Azienda, interpretando lo stato d’animo degli operatori e in adesione anche all’attenzione riposta dall’Assessore regionale alla salute sulla complessa vicenda, si sia fatta carico di tute le procedure che, nel rispetto degli indirizzi impartiti dalle disposizioni vigenti, potevano essere adottate in questo contesto”.

La decisione

La direzione aziendale dell’Asp ribadisce di avere “Già avviato tutte le procedure concorsuali e di stabilizzazione previste dalla normativa per i posti che, in atto, risultano vacanti nella dotazione organica. In attesa del completamento di tali procedure, il personale del ruolo sanitario sarà prorogato fino al 31 maggio prossimo con impegno orario congruente alle disponibilità della dotazione organica”.

Le procedure concorsuali riguardano: 5 posti di Assistente sociale; 8 di Educatore professionale (sanitario e socio pedagogico); 7 di Tecnico della prevenzione degli ambienti e dei luoghi di lavoro; 129 (stabilizzazione) Infermiere e 3 di Assistente sanitario.

L’iniziativa dei sindacati

“Grazie all’iniziativa di Cgil e Uil assieme alle categorie Funzione pubblica e Nidil Cgil e Uiltemp e Uil Fpl e alla mobilitazione dei lavoratori la vicenda dei precari Covid, che il governo dava per chiusa col finire dell’emergenza, è stata riaperta. Il protocollo proposto dall’assessore regionale alla Salute Giovanna Volo è un primo passo in questa direzione cui devono seguire subito contenuti concreti in termini di tempistica e di percorso”. Lo scrivono in una nota congiunta i segretari di Cgil e Uil regionali Alfio Mannino e Luisella Lionti.

I due esponenti sindacali sottolineano che “per potere parlare di svolta occorrono fissare alcuni elementi: che vengano intanto stabilizzati subito coloro che hanno raggiunto i requisiti, che vengano indicati Asp per Asp tempi certi per i bandi di concorso previa ricognizione del fabbisogno, che vengano concordati i criteri per la riserva per chi ha lavorato nei mesi della pandemia in tutti i ruoli compreso quelli amministrativi e tecnici, che i concorsi già avviati tengano conto delle novità concordate e intervenute , che vengano prorogati in attesa dei concorsi i contratti a partire da quelli del personale sanitario, senza il quale il sistema pubblico che si è retto anche sul loro lavoro rischia di andare a rotoli”. Mannino e Lionti dicono che “la macchina grazie alla nostra mobilitazione si è messa in moto ma affinché la risposta possa essere ritenuta soddisfacente si deve ora procedere in fretta in modo da chiudere positivamente questa vertenza nel più breve tempo possibile”.

 

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