Asmae Dachan: giornalista professionista, fotografa e scrittrice. Questo è il profilo della ragazza italo-siriana che ha ricevuto a Palermo il premio Nadia Toffa, durante la cerimonia di premiazione svoltasi sabato pomeriggio alla chiesa dei Crociferi. Per lei, in particolare, è arrivato il premio “Archetipa”, un riconoscimento speciale destinato ad una donna che, ogni anno, si distingue per il suo ruolo nella vita sociale.

L’intervista ad Asmae Dachan

Asmae Dachan, premio Nadia Toffa

Un riconoscimento che la giovane giornalista ha accolto con grande gioia, come raccontato durante un’intervista rilasciata ai nostri microfoni. “E’ un grande onore per due ragioni. La prima è che Nadia Toffa era una giovane giornalista scomparsa prematuramente. Un premio dedicato alla sua memoria è quindi molto commovente. Il secondo è perchè Nadia Toffa era una giornalista che ha ispirato molti giovani giornalisti ad occuparsi di certi temi senza paura, affrontando con scrupolo tematiche rimaste nell’oblio o sottoposte a censura“.

“Per la nostra categoria – ha proseguito -, ricevere un simile premio è un incoraggiamento per continuare nel nostro lavoro, soprattutto per i freelance e per i precari, ma che per questo non si arrendono, cercando di portare avanti il proprio impegno nella documentazione e nel portare la luce dove non c’è”.

Una nobile professione, il giornalismo, profondamente radicata nella vita di Asmae. “Ho intrapreso questa carriera soprattutto per passione. Una passione per la scrittura, per la lettura e per l’ascolto. Amavo le storie. Quando qualcuno raccontava qualcosa, ero sempre lì con carta e penna a prendere appunti. Ero una giornalista ancora prima di scoprire di esserlo. E poi per la passione per la documentazione”.

Una passione poi diventata lavoro e scopo di vita. “Essendo italo-siriana rappresento un anello di congiunzione fra queste due sponde del Mediterraneo. E la mia conoscenza delle due lingue mi permettere di tradurre un mondo per portarlo nell’altro. Un impegno importante soprattutto alla luce della guerra iniziata nel Paese oltre 12 anni fà e che ho voluto seguire a tutti i costi”.

Il focus sui diritti umani

Giorgia Butera - Mete Onlus

Ad accompagnarla durante la cerimonia di premiazione di Palermo vi era la presidente dell’associazione “Mete Onlus” Giorgia Butera. L’attivista spiega l’incontro di idee e contenuti con Asmae, con particolare riferimento alla difesa dei diritti delle donne. “Mete Onlus si occupa di diritti umani internazionali, della tutela alla dignità delle persone in ciascuna parte del mondo. L’incontro con Asmae Dachan e con Natalia Re, ambasciatrice della gentilezza, avviene proprio su questi focus. Insieme ad Asmae siamo stati in giro per conferenze ed incontri. Mete Onlus è impegnata sul tema delle spose bambine. Una notizia importante in tal senso è quella della costituzione come parte civile per il caso di Samana Abbas“.

Ed è proprio Natalia Re, ambasciatrice della gentilezza, a rimarcare l’importanza del successo di Asmae Dachan e dell’importanza di raccontare storie di vita per arrivare ad un fine importante, quello della difesa dei diritti. “Parlare di diritti e di gentilezza è sempre bello ed utile, in qualsiasi declinazione essa vada ad essere interpretata. La gentilezza è un’emozione, ma anche una pratica di vita che ci aiuta ad intercettare i bisogni degli altri, con estrema empatia. Si pone nelle condizioni di fungere da strumento per combattere qualsiasi forma di violazione di diritto, di paura, di assoggettamento. In tal senso, il nostro programma è rivolto alla tutela dei diritti, sia dal punto di vista mondiale che da quello nazionale che rappresento”.