Si sono querelati a vicenda il bidello e il padre di un’alunna. La vicenda è quella che si è verificata nella media Scinà a metà del maggio scorso.
Il padre di una dodicenne ha querelato il bidello per le presunte molestie subite a scuola e il collaboratore scolastico, accusato dalla stessa ragazzina per le percosse prese dal padre.
Sul presunto caso di abuso la squadra mobile sta indagando. Le indagini nel più stretto riserbo sono coordinate dalla procura.
Già perchè nei confronti del bidello ci sarebbero altre segnalazioni fatte da altre alunne. Una vicenda tutta da chiarire costata già l’allontanamento da scuola del dipendente che tra malattia e ferie non ha più rimesso piede a scuola.
Sono passate ormai due settimane dall’episodio che ha scosso la comunità scolastica del Villaggio Santa Rosalia e la vita, nelle aule e lungo i corridoi, sembra essere tornata alla normalità.
Era il 15 maggio quando le volanti della polizia sono intervenute in via Giuseppe Li Bassi per riportare la calma dopo la telefonata ricevuta dalla dirigente scolastica Mariangela Ajello a seguito dell’aggressione appena avventa a scuola.
Secondo una prima ricostruzione una ragazzina che frequenta la seconda media è tornata a casa raccontando ai genitori di essere stata oggetto delle “attenzioni” di un collaboratore scolastico di 57 anni al suo primo anno alla Scinà.
Il padre, sentendo quel racconto, avrebbe raggiunto la scuola per poi picchiare l’uomo senza sentire ragioni. Un violento pestaggio interrotto dall’intervento di alcuni colleghi del bidello e dei genitori presenti.
Il 57enne è stato soccorso dai sanitari del 118 ma dopo le prime cure si è rifiutato di andare in ospedale per ulteriori accertamenti. Nelle ore successive il quadro si è fatto lentamente più chiaro, lasciando però senza risposta tutti gli interrogativi su cosa sia realmente accaduto. Se da una parte l’aggressione c’è stata ed è avvenuta sotto gli occhi di numerosi testimoni, lo stesso non si può dire delle presunte molestie adesso al centro delle indagini della Procura.
La ragazzina è tornata tra i banchi di scuola. Il collaboratore no. Non era di ruolo e presto gli scadrà il contratto. In questo modo si è evitato che ci fossero ulteriori contatti.
Il bidello ha negato qualsiasi accusa. Adesso saranno i poliziotti della Sezione Minori e Reati Sessuali della Squadra Mobile coordinati dalla procura a cercare di ricostruire quanto successo.
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