Io andrò a votare alle primarie del Pd. Non ho mai votato per loro e molto probabilmente non ci voterò mai. Ma queste primarie sono per quel partito agonizzante l’estremo tentativo di respirazione bocca a bocca che possa riportarlo in vita; e l’esercito dei moderati oggi ha proprio bisogno di tutti. Ecco perché andrò a votare per le primarie.

E’ un annuncio quasi incompresnibile quello di Eusebio D’Alì uomo di Forza Italia si può dire da sempre ma comunque moderato fin nel midollo, certamente non un uomo del Pd. un annuncio lanciato dalle pagine di Buttanissima Sicilia quale giorno fa ma che forse è perfino più attuale oggi. Sì perchè le primarie del Pd si avvicinano. Domenica si voterà nei gazebo e quasi certamente non sarà quello l’ultimo atto dell’elezione del segretario regionale di quel partito.

Ad elezione completata, quale che sia il risultato finale, i ricorsi sono garantiti ed i veleni non si spegneranno lunedì 17.

Un dato, però, emerge dal confronto a prescindere da tutte le altre differenze fra il candidato renziano Davide Faraone e quello ‘di tutti gli altri o quasi’ Teresa Piccione. Il primo vuole primarie aperte a tutti non solo agli iscritti. Dialoga con gli alleati come Sicilia Futura, accoglie chiunque voglia esprimere un parere anche se non si tratta di un elettore del Pd. E in questo senso la posizione di D’Alì per Faraone è un successo.

Dall’altro lato c’è Teresa Piccione che vuole un Pd puro, nel quale non c’è diritto di voto per Sicilia Futura o per qualsiasi altro D’Alì di turno. Nonc he lo si possa controllare, ma quantomeno non lo si dovrebbe cercare.

Entrambi hanno ragione. Faraone perchè il dialogo, l’apertura, le ampie vedute non possonoc he essere un obiettivo della democrazia. Piccione perchè se ‘gli altri’ influenzano la scelta del segretario ma poi non votano Pd potrebbero anche indirizzare le  celte di un partito che poi ‘magari’ perde le elezioni.

Fra i due litiganti, alla fine, fra torti e ragioni, l’unico ad vere ragioine davvero, forse, è proprio D’Alì. In un Paese nel quale cresce l’odio sociale, l’intolleranza, la rabbia, l’unica cosa da presenrvare, probabilmente, è l’esistenza di forze moderate.