“Andiamo avanti secondo le indicazioni che arriveranno dal partito nazionale: per noi le primarie si faranno il 16 dicembre”. È quanto spiegano all’ANSA dallo staff di Davide Faraone, candidato renziano alla segreteria del Pd in Sicilia.

Ieri sera l’altra candidata, Teresa Piccione, di AreaDem, ha contestato le decisioni della Commissione regionale congresso mettendo in dubbio lo svolgimento delle primarie “se non vengono rispettate le regole”.

Oggi la Commissione nazionale di garanzia dovrebbe esprimersi sui ricorsi presentati riguardo i congressi provinciali e di circolo che erano stati congelati per le posizioni differenti dei due gruppi che si contendono la leadership del Pd nell’Isola.

Sulla vicenda interviene Fausto Raciti, segretario uscente del Pd regionale e Presidente Commissione Regionale per il Congresso PD Sicilia che rende nota una precisazione proprio in merito alle dichiarazioni di Teresa Piccione.

Ecco cosa dice Raciti: “La commissione regionale per il congresso non ha rifiutato liste di alcun candidato, che oggi non ci sono state infatti in alcun modo sottoposte. La commissione ha semplicemente prodotto il rinvio del deposito dei nominativi, come richiesto dall’onorevole Speziale per consentire proprio alla mozione Piccione, di svolgere una riunione che avevano in programma dalla giornata di ieri.
Tutto ciò è anche dimostrato dal fatto che i componenti presenti in commissione, hanno depositato i simboli, la cui scadenza era fissata il 10/12/2018 alle ore 20.00, in modo assolutamente sereno e senza rilasciare alcuna dichiarazione in merito a fantomatici rifiuti, compreso il delegato di Teresa Piccione, Avv. Vincenzo Lo Re, presente alla seduta.
Sulle altre argomentazioni poste da Teresa Piccione a mezzo stampa, come noto, deciderà la Commissione Nazionale di Garanzia alla quale ribadiamo fiducia”
La Commissione Regionale per il congresso continuerà il proprio lavoro per consentire un sereno ed ordinato svolgimento delle primarie confidando nella collaborazione dei candidati”.