L’arcivescovo di Palermo ha presieduto la celebrazione, presente il vicepresidente della Regione Armao

San Giuseppe, le quattro associazioni dell’artigianato siciliane celebrano il loro Patrono

Lavoratore, umile, giusto, responsabile, disponibile, attento, silenzioso, amico. È la carta d’identità che si rinnova nel segno di San Giuseppe, patrono degli artigiani di cui è protettore. Oggi, 19 marzo, nella giornata della ricorrenza, CNA Sicilia, Casartigiani, Confartigianato e Claai, hanno voluto rimarcare il ruolo e la funzione sociale dei tradizionali mestieri del saper fare che rappresentano un’autentica e irrinunciabile espressione valoriale, in termini sociali, culturali ed economici, anche in una realtà quotidiana, ormai, sempre più, a forte trazione tecnologica.

La celebrazione a San Giuseppe dei Teatini

Le delegazioni delle quattro Organizzazioni hanno partecipato questa mattina a Palermo, nella Chiesa di San Giuseppe dei Teatini, alla solenne concelebrazione che è stata presieduta dall’arcivescovo Metropolita, monsignor Corrado Lorefice.

Presente, in rappresentanza del governo siciliano, il vicepresidente della Regione Gaetano Armao.

Due momenti significativi

Due i momenti particolarmente significativi: la benedizione del pane e l’offertorio. Nel corso dell’omelia è stata sottolineata la figura di San Giuseppe, modello a cui tendere, a cui affidare le fragili debolezze umane. Cosa aspettare a fare amicizia con lui: questa l’esortazione con cui si è chiusa la meditazione dettata dal Vangelo di Matteo.

Le associazioni dell’Artigianato “Famiglia e tessuto produttivo pilastri fondamentali”

“Famiglia e tessuto produttivo sono due pilastri fondamentali su cui poggia la società – evidenziano le Associazioni dell’Artigianato della Sicilia – ed in questo contesto, la festa di San Giuseppe ci deve fare riflettere e rinverdire gli insegnamenti rispetto all’impegno, alla coerenza e ai valori che ciascuno di noi è chiamato a praticare, sia nelle relazioni affettive che in quelle di lavoro”.

Inevitabile un espresso riferimento al conflitto, con l’invocazione a San Giuseppe affinché quanto prima possa tornare la pace. E la sua intercessione, a più riprese richiamata da monsignor Lorefice, è stata oggi al centro di un tweet diffuso dal Santo Padre. Papa Bergoglio ha scritto: “Tu che hai sperimentato la sofferenza di chi deve fuggire, tu che sei stato costretto a emigrare per salvare la vita delle persone più care, proteggi tutti coloro che fuggono a causa dalla guerra, sostienili nelle difficoltà, rafforzali nella speranza e fa’ che incontrino accoglienza e solidarietà”.

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