Di nomine, per il momento, non si parla ancora ufficialmente. Un tema troppo delicato e troppo ricco di insidie in questa fase. Di provvedimenti da inserire in finanziaria regionale, invece, sì e per farlo bisogna anche guardare al futuro per inserire in un quadro complessivo l’avvio dell’azione di di governo negli ultimi due anni di legislatura. anzi forse un anno e mezzo, visto che l’eventualità di una revisione della giunta in chiave politico elettorale, potrebbe slittare al dopo legge di stabilità.
Il vertice di maggioranza durato due ore
Così si è svolto a Palazzo d’Orléans, su convocazione e sotto la presidenza del presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, un nuovo vertice di maggioranza che ha riunito i rappresentanti delle forze politiche del centrodestra (Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega, Mpa, Democrazia cristiana e Noi Moderati) a sostegno del governo regionale.
L’incontro, durato oltre due ore, è stato dedicato principalmente alla definizione dei contenuti del disegno di legge di stabilità regionale, la così detta finanziaria 2026. “La coalizione ha ribadito la propria piena compattezza e la condivisione degli obiettivi, individuando nello sviluppo economico della Sicilia l’asse portante della manovra finanziaria” si legge in una comunicazione diramata a fine vertice.
Cosa ci sarà in Legge di stabilità
in primo piano,dunque, la legge di stabilità nell’ambito della quale un ruolo centrale sarà riservato alla decontribuzione per le imprese che assumono nuovo personale, misura considerata strategica per stimolare la creazione di posti di lavoro e sostenere concretamente il tessuto produttivo dell’Isola. L’obiettivo è favorire una crescita economica duratura attraverso un aumento ancora più significativo dell’occupazione, rafforzando così la competitività delle aziende siciliane e migliorando le prospettive per i lavoratori.
L’accordo politico sulle riforme
Durante la riunione è stato inoltre raggiunto un accordo politico per portare all’approvazione dell’Assemblea regionale, dal mese di gennaio in poi, quattro importanti provvedimenti di riforma: enti locali, Consorzi di bonifica, dirigenza regionale e modifica del regolamento sul voto segreto.
Il presidente Schifani ha espresso soddisfazione per il clima di coesione e responsabilità che ha caratterizzato il confronto, sottolineando l’impegno comune a proseguire lungo il percorso di modernizzazione dell’amministrazione regionale.






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