Quattro tartarughe della specie Caretta caretta sono state reimmesse in natura, stamattina, nello specchio d’acqua antistante la sede nautica del Club Canottieri Roggero di Lauria a Mondello.

Numerosi bagnanti, piccoli e adulti, sono accorsi dalla spiaggia per vedere la liberazione delle testuggini curate dai veterinari del Centro di referenza nazionale sul benessere, monitoraggio e diagnostiche delle malattie delle tartarughe marine (CRETAM) dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sicilia.

La prima Caretta caretta a tornare in mare è stata Guendalina, un’esemplare femmina di circa 12 kg che è stata sottoposta ad un’esofagotomia, per rimuovere l’amo in esofago, e ad un’incisione femorale e intestinale per asportare la lenza dall’intestino. Dopo Guendalina, è stata liberata Lulù, una femmina di 26 kg, recuperata dalla Capitaneria di Porto senza un arto e anch’essa con un amo in esofago per cui è stato necessario operarla per rimuovere il corpo estraneo., La terza Caretta caretta che è tornata in mare, chiamata Lauria, ha dovuto subire un’esofagotomia e un’incisione intestinale per asportare l’amo e la lenza. L’ultima tartaruga che ha potuto riabbracciare l’acqua è stata Roggero, un maschio di circa 30 kg, ritrovato con una lesione al carapace che è stato riparato con mastice e hypermix, un prodotto cicatrizzante che permette di guarire i tessuti velocemente.

Alla manifestazione, organizzata dal Club Canottieri Roggero di Lauria in collaborazione con l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sicilia, erano presenti il presidente del Club Canottieri Roggero di Lauria Giorgio Matracia, il commissario straordinario dell’IZS Sicilia Salvatore Seminara ed il direttore sanitario dell’IZS Sicilia Santo Caracappa, responsabile anche del CRETAM: “La reimmissione nel loro habitat naturale, in ambienti fortemente antropizzati, è utile per fare crescere quella cultura di sensibilizzazione verso la biodiversità e l’ambiente. Con la nostra presenza qui oggi – conclude Caracappa – vogliamo dare un segnale importante, che il genere umano e quello animale possono coabitare. Non dimentichiamoci che due anni fa una tartaruga ha nidificato proprio sulla spiaggia di Mondello”.

Entusiasta il presidente del Club Roggero di Lauria Giorgio Matracia che ha ospitato l’evento di liberazione delle tartarughe: “Finalmente siamo riusciti ad avere un contatto diretto con la natura e sono contento che ci sia stata un’ampia partecipazione da parte dei bagnanti e dei soci del club. Nello stesso tempo, però, sono un po’ preoccupato perché il nostro mare non gode di buona salute e la liberazione di quattro tartarughe ne è la dimostrazione. Ringrazio l’IZS Sicilia che ha pensato e scelto di organizzare l’evento qui a Mondello”.