Da anni lo prendono in giro e lo deridono per la sua leggera disabilità. Sono compagni di scuola, di famiglie di professionisti, che in branco si trasformano in bulli.

Le prime volte i genitori del ragazzino di 14 anni avevano accettato le scuse dei ragazzini che avevano dileggiato e deriso il proprio figlio.

Stavolta davanti a quel video hanno deciso di andare avanti e denunciare quei tre ragazzi che un sabato pomeriggio in un luogo di ritrovo frequentato da adolescenti non hanno trovato di meglio da fare che picchiare quel ragazzo e riprendere l’aggressione con il cellulare.

I genitori sono stati chiamati a scuola dove qualche insegnante ha visto il video che girava tra i cellulari degli alunni. Non appena hanno visto le immagini si sono diretti in commissariato.

Gli agenti diretti dal commissario Manfredi Borsellino hanno impiegato molto poco a risalire ai tre bulli che portati in caserma hanno potuto solo confermare. Anche i genitori dei tre aggressori sono stati sentiti in commissariato. Come capita spesso i familiari non avevano idea della vita che conducono i propri figli.

“La scena è sempre la stessa – raccontano gli investigatori – I genitori dicono di non conoscere i propri figli e di non essere al corrente di quello che fanno quando sono fuori”.

Per i tre è scattata una denuncia al tribunale per i minorenni accusati di stalking, percosse, violenze, minacce e diffamazione, con l’aggravante della disabilità e della minore età della vittima. Nel video si vede l’aggressore e si sente benissimo che viene incitato a colpire più forte contro il ragazzo.

Quel video in pochi minuti è stato visto da tantissimi giovani di Cefalù. Nessuno di loro ha pensato di mostrarlo ad un adulto. Solo quando lo ha visto un insegnante è scattata l’indagine che portato alle denunce e ai prossimi provvedimenti che prenderanno i giudici del tribunale nei confronti dei tre bulli.

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