C’è un istituto comprensivo, il Vittorio Emanuele Orlando di via Lussemburgo a Palermo, che ha bloccato ogni attività per il grave lutto che ha colpito la comunità scolastica. Due genitori distrutti per aver perso un figlio di 13 anni che sabato si è tolto la vita.
Una tragedia che si è verificata in pochi minuti. I genitori sono usciti di casa e poco dopo, quando sono tornati, hanno trovato il ragazzino morto. Sembra che lo studente fosse vittima di bullismo, preso di mira da parte dei compagni di scuola. Lo deridevano: “Gay” gli avrebbero detto e scritto più volte.
I sanitari del 118 intervenuti a casa del ragazzino, in un comune della provincia palermitana, non hanno potuto fare altro che constatare la morte.
Indagini in corso da parte dei carabinieri
Sono in corso indagini da parte dei carabinieri per accertate i motivi che hanno spinto l’alunno a compiere l’estremo gesto. Il sospetto è proprio che il ragazzo fosse vittima di bullismo. Una circostanza che pare sia emersa dalle analisi delle chat di alunni e genitori.
La dirigente scolastica, non appena ha appreso la notizia, ha sospeso per due giorni tutte le attività scolastiche.
Anche l’uscita didattica prevista per alcune classi è stata rinviata di alcuni giorni. Bisogna accertare se realmente il ragazzo si sia tolto la vita a causa delle continue vessazioni subite anche da chi gli stava vicino a scuola.
Aperte due inchieste per istigazione al suicidio
Due fascicoli sono stati aperti dalla procura ordinaria di Palermo e da quella per i minorenni . In entrambi i fascicoli si ipotizza il reato di istigazione al suicidio. Sono stati sequestrati il cellulare e il computer della vittima per cercare di individuare i suoi contatti, le chat, le mail e i messaggi ricevuti e da quelli risalire a chi può aver deriso l’alunno per il suo orientamento sessuale. Dai primi elementi acquisiti sembra che già in passato la dirigente scolastica avesse segnalato alla famiglia il disagio del ragazzo.
A maggio scorso la vittima si difese a coltellate
A maggio scorso si era registrato un altro episodio legato al bullismo. in quel caso l’undicenne bullizzato si armò di coltello e ferì il bullo.
La ricostruzione dell’aggressione
La vittima si sarebbe ferita tentando di strappare il coltello all’aggressore e riportando lesioni di tendini per cui fu
stato necessario un intervento di ricostruzione.
L’undicenne non imputabile
L’11enne, che per età non è imputabile, in quella circostanza fu sentito dai carabinieri ai quali ha raccontato di aver reagito a ripetuti atti di bullismo. Ma dalle indagini, che si sono avvalse anche delle immagini delle videocamere di sorveglianza piazzate vicino casa del nonno del 14enne, luogo dell’aggressione, rivelerebbero un agguato premeditato.
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