Rapina allo Sperone. Due persone ieri hanno preso d’assalto il distributore di carburante Q8 di via Giafar, minacciando il benzinaio con un coltello affinché gli consegnasse il denaro. Poi la fuga a bordo di uno scooter. Sull’episodio indagano gli agenti delle volanti e del commissariato Brancaccio che hanno sequestrato le immagini riprese da alcune telecamere di videosorveglianza.
A lanciare l’allarme è stato il benzinaio che ha raccontato agli investigatori quanto successo poco prima. Due rapinatori, apparentemente due giovani, sono arrivati a bordo di un Honda Sh con il volto nascosto dal casco e la mascherina. Senza troppi indugi gli hanno mostrato il coltello e lo hanno costretto a dare l’incasso, circa 450 euro. Presi i soldi sono scappati in direzione di piazza Torrelunga facendo perdere le proprie tracce.
Ad agosto preso di mira un altro distributore
Rapina ai danni del distributore Eni di viale Michelangelo a Palermo. Due uomini armati di pistola hanno fatto irruzione nel bar dell’impianto e si sono portati via circa 800 euro. Le indagini sono condotte dalla polizia che ha acquisito le immagini dei sistemi di videosorveglianza. I due sono entrati in azione e si sono diretti alla cassa.
I banditi a volto coperto
Avevano il volto coperto. Nei giorni scorsi altri due rapinatori erano entrati in azione in via San Filippo. Qui armati di coltello hanno minacciato il titolare di un’edicola portando via soldi e gratta e vinci. Il bottino in questo caso è da quantificare. Anche in questo caso i due erano a volto coperto. Le indagini sono condotte sempre dalla polizia.
A giugno nel mirino una coppia
E’ lunga la scia di rapine che si sono registrate negli ultimi tempi a Palermo. Nel giugno scorso ad essere stata aggredita una coppia di fidanzati in via Alcide de Gasperi. I due palermitani erano dentro l’auto parcheggiata intorno alle 23 quando due uomini, a bordo di una moto, si sono avvicinati alla vettura. Hanno aperto la portiera e li hanno minacciati e si sono fatti consegnare soldi, la borsa della ragazza e i cellulari.
Importanti riscontri investigativi
Da sottolineare che negli ultimi tempi ci sono stati anche importanti riscontri investigativi che hanno portato all’arresto dei malviventi. Sempre nel giugno scorso la polizia ha arrestato Giuseppe Amato, operatore sanitario di 56 anni accusato della rapina a maggio alla banca Bper in via Leonardo da Vinci a Palermo.
Il colpo aveva fruttato un bottino di circa 2 mila euro. Secondo le indagini il rapinatore avrebbe atteso il suo turno e minacciato con un’arma uno dei dipendenti, costringendolo a consegnare tutti i contanti custoditi in uno o due cassetti.
Nel maggio scorso finirono dietro le sbarre altre tre persone, tutte tra i 19 e 36 anni. Sono accusati di aver strappato di mano il borsello che lo scorso 20 dicembre un giovane imprenditore aveva con sé. La rapina si consumò in via Libertà a Palermo davanti al negozio Gucci. La vittima era andato insieme a tre amiche per fare acquisti e aveva con sé 30 mila euro.
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