Ha rapinato una donna in casa ma ha dimenticato il cellulare. La polizia ha arrestato un giovane di 30 anni. La donna di 63 anni stava dormendo quando è stata svegliata di soprassalto, aggredita e rapinata da qualcuno che le ha sottratto la carta del reddito di cittadinanza ed è scappato.

Telefono ritrovato dalla scientifica

La rapina è avvenuta in via Carlo Collodi a Palermo.  Il giovane, considerato che ha lasciato evidente tracce del suo passaggio, è stato portato nel carcere Pagliarelli. L’uomo però davanti agli agenti ha cercato in tutti modi di giustificare la propria presenza lì prima di essere portato dietro le sbarre. La scientifica, durante i sopralluoghi, ha trovato lo smartphone.

La ricostruzione dell’arrestato

Mentre gli agenti del commissariato San Lorenzo si trovavano nell’abitazione è tornato il proprietario del cellulare conoscente della donna che ha spiegato ai poliziotti di essersi avvicinato per sincerarsi delle condizioni della 63enne. A quel punto ha raccontato di avere inseguito poco prima due persone a volto coperto che erano riuscite a scappare dall’appartamento facendo perdere definitivamente le proprie tracce.

Agenti non convinti dalla storia

La sua ricostruzione però non ha convinto gli agenti che, dopo una serie di accertamenti, lo hanno arrestato per rapina e lo hanno accompagnato in carcere in attesa di ulteriori disposizioni. Dovrà rispondere anche dei reati di lesioni e resistenza a pubblico ufficiale. Mentre veniva ammanettato, infatti, il trentenne avrebbe provato ad evitare l’arresto colpendo con calci e pugni due agenti, poi refertati dai medici del pronto soccorso e dimessi con prognosi di pochi giorni.

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