L’operazione della polizia di Patti (Messina) denominata “Linea d’addio 2” porta all’arresto dei componenti della banda di rapinatori che dall’ottobre al dicembre dello scorso anno ha operato nel Messinese e del Palermitano compiendo colpi in ville. Otto gli arrestati.

All’alba i poliziotti, coadiuvati dai colleghi del commissariato di Termini Imerese (Palermo) e del posto di Polizia di Tortorici (Messina), hanno dato esecuzione all’ordinanza emessa dal Gip di Patti Andrea La Spada, su richiesta del pm Giorgia Orlando.

Gli arrestati sono Gianluca Terrana, 31 anni, di Termini Imerese, ritenuto il capo della banda; Angelo Incardona, 41 anni, di Campofelice di Roccella; Giuseppe Augetto, 30 anni, di Termini Imerese; Francesco Lamia, 29 anni di Termini Imerese; Antonino La Bua, 28 anni, di Termini Imerese; Robert Costantin Aioani, 22 anni, romeno; Iulian Georgian Hatos, 23 anni, romeno; Franco Galati Rando, 48 anni, di Tortorici, posto ai domiciliari.

Le rapine di cui sono accusati gli arrestati sono avvenute a Ucria, Capo D’Orlando, Termini Imerese, Sant’Agata di Militello, Lascari, Campofelice di Roccella.

Gianluca Terrana, il capo della banda dedita alle rapine e ai furti nel messinese e nel palermitano, arrestato stamani dalla polizia insieme ad altre sette persone nell’operazione “Linea d’addio 2” utilizzava, secondo l’accusa, un linguaggio criptato, chiamando ad esempio i colpi “campionato di calcetto” o utilizzando un gergo militare, e inoltre spesso si faceva i selfie con la refurtiva. “La sua personalità spregiudicata e caratura criminale – si legge nell’ordinanza – è facilmente intuibile laddove, come estrapolato dall’analisi del suo apparecchio telefonico, era solito fotografarsi, mentre ostenta un notevole quantitativo di banconote di grosso taglio, provento di una delle tante incursioni, sintomatico della sua spavalderia”.