La sinistra si rassegni perchè noi vinciamo“. Il candidato alla presidenza della Regione Renato Schifani arringa il popolo del centrodestra e strappa applausi dai big della coalizione presenti alla convention di Palermo. L’ex presidente del Senato ha serrato i ranghi in vista del prossimo appuntamento elettorale del 25 settembre, rappresentando quelle che ritiene le priorità per la Sicilia: dalle infrastrutture alla semplificazione amministrativa, passando dal dialogo con i corpi intermedi.

Il riconoscimento a Nello Musumeci

Un intervento, quello di Renato Schifani, avviato dal ringraziamento al governatore uscente Nello Musumeci. L’ex presidente del Senato ha rappresentato, a suo parere, la qualità del lavoro svolto dal fondatore di Diventerà Bellissima, in un momento difficile per la Sicilia e il paese.”Mi corre il dovere morale e politico di mandare un saluto al presidente uscente Nello Musumeci. Governare questa terra non è facile. Riuscire a non cambiare assessori continuamente come ha fatto il Governo Crocetta e a gestire l’emergenza dettata dalla pandemia, introducendo il tema dell’insularità, fa parte dell’azione di Governo che caratterizza il centrodestra“.

“Centrosinistra si rassegni, perchè noi vinciamo”

Discorso, quello enunciato dal presidente del Senato, dedicato poi alle priorità della Sicilia, in particolare sul fronte degli investimenti. “Se qualcuno pensa che la mia terzietà o la mia calma possano significare una rinuncia al cambiamento della Sicilia, si sbaglia. Bisogna avere il coraggio di fare un’analisi critica per capire cosa non funziona e cosa non ci permette di attrarre gli investimenti di cui l’Isola ha bisogno. Possiamo rivendicare un’equa ripartizione del fondo di solidarietà e i fondi del PNRR. Dobbiamo stare attenti da questo punto di vista”.

Poi l’affondo agli avversari, in particolare al centrosinistra. “Qualcuno si è permesso di criticarci, non avendo nulla da dire. La sinistra si rassegni, noi le vinciamo queste elezioni. Non ci preoccupiamo di chi arriva secondo o terzo o dei sondaggi, taroccati o meno. Ma dobbiamo lavorare, ascoltando i pezzi produttivi della nostra Isola.

“Lavorerò alla pari con i ministri”

Renato Schifani ha poi parlato dei futuri rapporti di forza fra la presidenza della Regione e il Governo nazionale. “Ho apprezzato molto l’intervista di Silvio Berlusconi, che ha dichiarato che lavorerò aiutando molto la Sicilia in quanto lavorerò alla pari con il Governo nazionale. Io discuterò per la mia storia e per il ruolo che avrò alla pari con i ministri. Non mi sottometterò ai sottosegretari. Io sono Renato Schifani e sono rispettato sia dalla politica che dalle istituzioni“.

“Rinnovare macchina burocratica”

L’esponente del centrodestra ha poi parlato della serie di incontri avuto con le categorie produttive. Momento di confronto che Schifani ritiene fondamentale. Ciò al fine di discutere le difficoltà vissute dal tessuto produttivo siciliano, in particolare sul fronte della burocrazia. “Matteo Renzi si vantava di avere abolito i corpi intermedi. Io ho iniziato questa campagna ascoltando proprio loro, in quanto rappresentano i problemi di pezzi produttivi della Sicilia. Come Regione, non siamo in grado di dare risposte in termini di autorizzazioni. Nel tempo in cui gli imprenditori aspettano un “si” o un “no”, la burocrazia dice “ni” e loro vanno via. Noi dobbiamo cambiare questa macchina. Devono decidere: o si o no. Sennò vanno a casa“.

 

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