Il mercato ortofrutticolo resterà chiuso alle operazioni di vendita fino a quando non saranno individuate e condivise tutte le procedure atte a rendere le fasi di scarico, vendita e carico sicure sotto il profilo della prevenzione del contagio del Covid-19, fatto questo che costituisce la priorità assoluta.

Considerato che una prolungata chiusura potrebbe però determinare un danno all’approvvigionamento alimentare in ragione del peso che la piccola e piccolissima distribuzione ha in città, il Sindaco ha ritenuto di dover interessare il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica di cui ha chiesto una convocazione, sì da affrontare in modo organico tutti gli aspetti del problema.

Il Sindaco ha comunque fatto presente l’orientamento dell’Amministrazione che è quello di distinguere in modo netto le fasi di scarico e vendita (anche eventualmente con una anticipazione dello scarico al giorno precedente) e di contingentare tramite sistemi di prenotazione/registrazione gli accessi all’area mercatale che sarà in ogni caso accessibile solo ad operatori dotati di partita Iva o loro collaboratori.

Il mercato è bloccato ormai da una settimana. La prima chiusura risale a sabato scorso quando il Comune dispose la sospensione per adeguare le procedure al decreto anti contagio da coronavirus. Nonostante tre giorni di stop, la riapertura martedì scorso fece segnare tensione fra vigili urbani che regolavano gli accessi e acquirenti che pressavano oltre che titolari degli stand che dovevano vendere. La nuova chiusura disposta da mercoledì sembra non sia stata rispettata. Consentito solo l’accesso a chi doveva scaricare ma qualcuno sarebbe riuscito ad entrare approfittando della situazione.

Ieri pressione sui cancelli e assembramento di acquirenti che dovevano rifornirsi ed ulteriore intervento delle forze dell’ordine per dissipare la situazione.

Complessivamente decine di denunciati per inosservanza dell’ordinanza di protezione civile e una situazione complessa da gestire soprattutto per la mole di abusivi fino ad ora tollerati non essendoci controlli stringenti all’ingresso del mercato ma adesso bloccati con l’applicazione di regole ferree