La Fondazione del Camposanto di Santo Spirito informa con un comunicato stampa che da lunedì 4 maggio, in applicazione delle nuove disposizioni regionali e comunali, anche il cimitero di S. Orsola riapre ai visitatori. Con la necessaria cautela a tutela della salute pubblica e “applicando disposizioni che evitino assembramenti e permettano il distanziamento fra le persone”.

Il Commissario arcivescovile della Fondazione ha infatti previsto a tale scopo il ricorso a ingressi contingentati. Tutti i giorni, in particolare, potranno entrare tre scaglioni di 100 persone, per un totale di 300 visitatori al giorno. Si potrà accedere 100 per volta nei seguenti orari prestabiliti, alle ore 8, alle 10 e alle 12.

Il lunedì feriale, che d’abitudine prevede anche l’apertura pomeridiana per i visitatori, si aggiungerà un ulteriore scaglione di 100 persone, con ingresso alle ore 14. L’accesso al cimitero dovrà avvenire mantenendo almeno un metro di distanza interpersonale, anche nell’attesa, prima di accedere materialmente all’ingresso del luogo sacro, e con mascherine, soprattutto nei sacrari e nei cellari collettivi. E’ stato previsto, inoltre, che “le guardie giurate, poste agli accessi del camposanto, misureranno la temperatura ai visitatori e a tutti gli operatori che vorranno entrare”.

Sarà sempre possibile l’ingresso degli autoveicoli già in possesso del pass d’accesso rilasciato dalla Fondazione e comunque nel rispetto dei giorni prestabiliti. Tale tipologia di visitatori potrà accedere per un massimo di 15 a turno nei seguenti orari, a intervalli di due ore: alle 9, 11 e 13. Il lunedì feriale, sempre per tale tipologia di accesso, si aggiungerà il turno delle ore 15. Fra pochi giorni, inoltre, si legge nel comunicato “sarà predisposto dalla Fondazione un sistema di prenotazione online per gli ingressi delle auto, in modo da evitare code in attesa all’esterno”.

Con riferimento alla celebrazione delle esequie nella chiesa del Santo Spirito, all’interno del camposanto, sono previste disposizioni in linea con l’attuale emergenza sanitaria. “Il carro funebre potrà accedere al cimitero seguito da una sola autovettura. Non saranno ammessi altri mezzi privati o di servizio dell’impresa funebre (ad eccezione di un eventuale autoveicolo necessario nei casi di spurghi in sepolture private)”.

Come stabilito dai provvedimenti del Governo nazionale, in chiesa potranno fare ingresso al massimo 15 persone che dovranno osservare la distanza interpersonale nel sedersi, evitare contatti fisici (anche al segno della pace) e almeno un metro nel mettersi in fila. La celebrazione durerà al massimo mezzora e, al suo termine, non si potrà sostare in chiesa, né si potranno organizzare cortei verso il luogo di tumulazione.

Solo 6 persone, al massimo, potranno assistere alla tumulazione del defunto. Anche in questo caso vige la regola della distanza interpersonale di almeno un metro e non sono consentiti, per quanto innaturale dato il particolarissimo contesto, contatti fisici tra i presenti.

L’Amministrazione della Fondazione – è infine precisato – ha chiesto alle forze dell’ordine di assicurare la dovuta vigilanza all’esterno del cimitero allo scopo di evitare assembramenti e garantire così un ordinato svolgimento degli ingressi. Sul sito della Fondazione, infine, si legge che le salme che perverranno al cimitero, con causa di morte per Covid-19 o per le quali non se ne possa escludere il sospetto, al fine di garantire la sicurezza degli addetti cimiteriali,  “saranno poste a deposito in luogo separato e chiuso per essere tumulate il giorno successivo dopo l’ultima tumulazione. Il feretro sarà sottoposto a disinfezione esterna  sia al momento dell’arrivo, a carico della ditta, che poco prima della tumulazione a carico della Fondazione”.

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