Il Sindaco di Palermo ha emesso poco fa una Ordinanza inerente la prosecuzione di utilizzo della VI vasca di Bellolampo per il conferimento dei rifiuti non differenziati della città di Palermo.
Con l’ordinanza, che emessa in virtù dei poteri conferiti al Sindaco quale Autorità sanitaria, viene disposto l’abbancamento dei rifiuti trattati al TMB fino al 15 novembre “in considerazione dell’inerzia
del Commissario per l’emergenza rifiuti in Sicilia”.
Nel testo e a premessa del provvedimento, viene ricostruita la lunga vicenda che ha portato all’attuale situazione a “causa delle ripetute Ordinanze Presidenziali che consentivano il conferimento nella medesima VI vasca dei rifiuti di numerosi Comuni Siciliani”.
In particolare vengono citati tutti gli atti con i quali, a partire da novembre del 2017 fino ad ottobre 2018, il Comune ha più volte sollecitato la struttura regionale e quella commissariale alla emissione di atti che scongiurassero l’emergenza.
Infine, nel suo atto, il Sindaco afferma che anche l’emissione di ordinanze inerenti la VI vasca sarebbero di competenza dell’attuale Commissario per l’emergenza, sia perché “la situazione emergenziale è da correlarsi anche al ritardo con cui il Commissario per l’emergenza rifiuti in Sicilia, Presidente della Regione, sta provvedendo alla realizzazione della VII vasca”, sia “in quanto l’ampliamento della VI vasca è funzionale alla realizzazione della VII”.
Commentando l’emissione dell’Ordinanza, il Sindaco Leoluca Orlando ha affermato che “in questi giorni e in queste settimane ho sempre evitato di fare polemica sterile, perché interessato a trovare soluzioni. Per questo ho lasciato che a parlare fossero i documenti ufficiali inviati dall’Amministrazione; oggi, di fronte alla necessità di scongiurare il pericolo sanitario che l’inerzia della Regione potrebbe provocare, non potevo che ricostruire in modo formale tutto quanto avvenuto nell’ultimo anno a partire dalle Ordinanze del Presidente della Regione che hanno portato in alcuni periodi ben 40 Comuni ad utilizzare Bellolampo. Ho voluto ancora una volta e in modo formale, richiamare in modo preciso e dettagliato ogni singola lettera, ogni singolo sollecito, ogni singolo silenzio da parte della struttura regionale, perché ognuno si assuma le proprie responsabilità ed ognuno faccia le proprie valutazioni”.
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