Venne assassinato l’8 settembre del 1959 nel tentativo di fermare le scorribande di un gruppo di banditi in un conflitto a fuoco da nella zona di Corleone. Ricorre oggi l’anniversario numero 62 della morte del carabiniere “scelto” Clemente Bovi, insignito della Medaglia d’Oro al valor militare. Bovi aveva 32 anni.
Alla manifestazione oltre al generale di brigata Luciano Magrini, comandante provinciale di Palermo e al sindaco di Corleone Walter Rà, hanno preso parte il tenente colonnello Gennaro Petruzzelli, comandante del gruppo di Monreale, il capitano Stefano Bacci, comandante della compagnia di Corleone, Salvatore Peri cognato del decorato e una rappresentanza dell’associazione nazionale carabinieri, sezione di Corleone.
Nel luogo dell’agguato dove sorge il cippo commemorativo, il generale Magrini accompagnato dal primo cittadino e dal familiare del militare caduto, hanno deposto una corona d’alloro. A seguire il cappellano militare Don Salvatore Falzone ha officiato un momento di preghiera.
Il generale nel suo intervento ha voluto ricordare il carabiniere scelto Bovi, quale rappresentante dello stato che, per far prevalere la legge e per affermare la legalità, non ha esitato a fronteggiare con la propria arma di ordinanza sei banditi che avevano tentato di rapinarlo, sottolineando che il suo esempio rappresenta per i carabinieri, uno stimolo a fare sempre bene, ad impegnarsi per mantenere sempre alto il nome della legalità non solo a Corleone ma in tutta la provincia.
Ha concluso evidenziando che nonostante siano trascorsi tanti anni, l’orientamento dell’arma dei Carabinieri rimane sempre lo stesso, quello di essere vicino alle popolazioni non dimenticando i propri caduti.






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