Con una nota firmata il 15 ottobre scorso, il Direttore Generale del Dipartimento regionale dell’acqua e dei rifiuti, il dott. Salvatore Cocina, ha diffidato i soci della Srr (Società di regolamentazione dei rifiuti) Palermo Ovest ad eseguire puntualmente gli obblighi societari.
Una storia lunga, che si trascina avanti anche perché la maggioranza dei 23 sindaci soci dell’ente continua a disertare le assemblee convocate dal Commissario Natale Tubiolo (il 7 agosto e l’11 settembre), il cui mandato di legale rappresentante della SRR era cessato il 31 marzo 2018 (poi prorogato al 16 luglio 2018).
La Srr è stata costituita ad ottobre 2013 dalla regione Sicilia per la regolamentazione del servizio di gestione dei rifiuti in un ambito territoriale costituito da 23 comuni. È l’unica delle 18 SRR siciliane a non avere ancora eletto il CDA, condizione necessaria per lo svolgimento dell’attività ordinaria dell’ente, come previsto da legge.
Il dott. Cocina nella sua nota ha però contestualmente tirato le orecchie ai comuni soci diffidandoli a presentarsi all’asse consortile al fine di nominare il CDA.
Una situazione di stallo che si protrae da anni e che sta arrecando grave danno agli stessi Enti locali soci, al sistema di gestione dei rifiuti, e ai cittadini, dato che “vengono penalizzate – si legge nella nota della regione – le attività di completamento delle procedure di transito del personale dotato dei requisiti di legge alla SRR, e lo stesso avvio operativo della Società di regolamentazione dei rifiuti, oltre alle attività di adempimento degli atti di natura contabile, amministrativa e fiscale”.
La nota è stata inviata anche al Prefetto di Palermo e alla Procura della Corte dei Conti. Intanto al commissario Tubiolo il primo di ottobre era pervenuta un’altra diffida, a firma del sindacato CGIL, nella quale gli si chiedeva di procedere all’assunzione del personale tecnico e amministrativo licenziato in seguito al fallimento dell’ATO Alto Belice Ambiente (31 unità), così come egli stesso aveva deliberato a giugno scorso.
Il commissario ha sempre giustificato la mancata assunzione del personale con il fatto di non averne i poteri e quindi di non esserne legittimato, in virtù dell’avvenuta scadenza del suo incarico di legale rappresentante dell’ente. Un rimbalzo di responsabilità che va tutto a discapito del personale in attesa dell’assunzione e dei cittadini, sia per la qualità del servizio reso che per i costi di affidamento del servizio nei vari comuni, non accentrati nella SRR.
Intanto Tubiolo ha già risposto alla diffida della CGIL convocando il sindacato e i sindaci soci mentre l’assemblea dei soci è stata convocata per il 12 novembre.
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