Palermo continua ad essere sommersa dai rifiuti. Le squadre di Rap, nonostante la pioggia battente, sono in azione per rimuovere la spazzatura rimasta accumulata sui marciapiedi del capoluogo siciliano in queste settimane di festa. Un programma che procede a ritmi serrati e che deve far fronte alle esigenze della raccolta ordinaria, nonchè alle ben note carenze di personale fra i ranghi di piazzetta Cairoli. Secondo quanto previsto dal tavolo fra i tecnici del Comune e i dirigente della società Partecipata, sono in azione anche alcune squadre di ditte private, così come una trentina di dipendenti dirottati dagli uffici dell’azienda verso il servizio di raccolta. Fatto che ha mandato su tutte le ferie le organizzazioni sindacali.
Palermo invasa dai rifiuti, proseguono gli itinerari di raccolta
La raccolta della spazzatura prosegue a ritmi serrati. Gli operai di Rap continuano i loro itinerari, caricando continuamente sacchetti di rifiuti indifferenziati presenti a bordo strada, anche in quelle zone del capoluogo siciliano coperte da tempo da un servizio di raccolta differenziata che, per un motivo o per un altro, non sembra aver attecchito mai del tutto. Fra i cumuli di spazzatura, i quali si trasformano in “montagne” in periferia, si trova davvero di tutto. Da motorini smontati a pezzi di gomma piuma, probabilmente strappati da un materasso fatto a pezzi. Dall’azienda di piazzetta Cairoli, nei giorni scorsi, si sono susseguiti tanti appelli al fine di rispettare le consegne previste dal regolamento rifiuti. Ma al momento, tali divieti vengono rispettati soltanto in parte.
Ma non è solo con gli incivili che l’azienda Rap deve far i conti. All’ordine del giorno del presidente Giuseppe Todaro e del suo CdA c’è la crisi operativa del personale e la questione legata ai conti. Nell’ultima riunione avuta con i tecnici dell’Amministrazione Comunale, l’azienda di piazzetta Cairoli non sembra aver fatto grandi passi in avanti. Elemento che non consente di uscire dal guado rispetto alla distanza che si è generata con le organizzazione sindacali dopo la decisione di ritirare la firma sugli accordi relativi ai doppi turni sugli itinerari di raccolta. Scelta attaccata fortemente dall’assessore Pietro Alongi e sulla quale si è risposto attraverso il ricorso a ditte private e al trasferimento di personale. Ed è su quest’ultimo punto che i sindacati sono tornati a tuonare, “diffidando” l’azienda a “proseguire in comportamenti antisindacali”.




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