Sono allibito. Leggo oggi che il sindaco di Palermo dice che sui rifiuti la città è autosufficiente e si schiera contro i termovalorizzatori. Ebbene, Orlando mente sapendo di mentire. Perché nel piano industriale della Rap, condiviso da lui, è previsto proprio un termovalorizzatore. Ma siccome è in campagna elettorale, chissà per quale elezione, fa chiacchiere e ideologia, e racconta che i rifiuti possono essere differenziati al 100%”. Lo ha detto, in una diretta Facebook, il presidente dei senatori di Italia Viva, Davide Faraone.

Cosa aveva detto Orlando

“Siamo convinti di essere una città autosufficiente, stiamo riuscendo a non mandare fuori i rifiuti e abbiamo programmato con i fondi comunitari nuovi impianti per la differenziata e per gli ingombranti a Bellolampo: se tutto andrà bene Palermo non avrà bisogno di un termovalorizzatore”. Così il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, al convegno di stamani a Palermo, organizzato dall’eurodeputato di FdI Raffaele Stancanelli, al quale stanno partecipando numeri sindaci e amministratori dell’Isola, ha detto la sua sui termovalorizzatori.

L’ira di Faraone: “Palermo ultima per differenziata”

Questo intervento ha scatenato l’ira di Faraone, che lo ha voluto smentire con un video in diretta Facebook: “Peccato che Palermo è ultima per raccolta differenziata, circa il 20%, mentre le grandi città sono già oltre il 50%. Significa, nel concreto, che l’80% dei rifiuti va in discarica, discariche che, lo ricordo, sono state bocciate dall’Unione Europa perché altamente inquinanti. Ma non solo, i rifiuti se trattati con impianti di ultima generazione genererebbero energia elettrica così da abbattere i costi delle bollette elettriche e rendere, inoltre, le strade pulite”, ha aggiunto.

Turisti fanno foto alla “munnizza

“Quindi, – ha concluso – le alternative vere, oltre le chiacchiere, sono due: o continuiamo con le discariche, che significa mettere i rifiuti sotto terra e tenerli per strada, con i turisti che invece di fotografare i monumenti immortalano le montagne di monnezza, dimenticando anche che a pagare i costi della distruzione ambientale saranno le nuove generazioni, i nostri figli e i nostri nipoti, o gli impianti di termoconversione, che genererebbero energia e farebbero risparmiare tanti soldi ai palermitani che, ricordo, sono vittime di una delle più alte tasse sui rifiuti d’Italia”.

 

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