Il Consiglio Europeo della Ricerca (ERC) ha assegnato il prestigioso premio “Proof of Concept” (PoC) ad Antonio D’Amore, scienziato palermitano e Group Leader di Ingegneria Tissutale della Fondazione Ri.MED, per il progetto HemoStratum: una tecnologia d’avanguardia pensata per migliorare in modo radicale la sicurezza e la durata dei dispositivi vascolari.
Dispositivi come cuori artificiali, valvole, stent o bypass vengono impiantati ogni anno in oltre 10 milioni di pazienti, ma presentano ancora oggi seri limiti di biocompatibilità. Fino al 70% dei pazienti sviluppa complicanze gravi come trombosi o reazioni ai farmaci anticoagulanti. HemoStratum punta a risolvere questo problema controllando la superficie dei polimeri per renderli più compatibili con il corpo umano.
Una tecnologia intelligente per dispositivi biocompatibili
La tecnologia, già brevettata negli Stati Uniti e in attesa di approvazione in Europa, si basa su un processo innovativo di lavorazione dei polimeri. Combinando elettrodeposizione e fotolitografia, il team di D’Amore svilupperà una membrana bioingegnerizzata in grado di generare superfici intelligenti, strutturate per guidare la crescita fisiologica delle cellule endoteliali. Queste cellule sono fondamentali per evitare l’attivazione delle piastrine e, quindi, la formazione di trombi. Si tratta, in breve, di una speciale membrana in grado di proteggere il cuore.

Antonio D’Amore (Fondazione Ri.MED)
“Non si tratta solo di rendere un materiale più compatibile, ma di costruire un’interfaccia viva e attiva tra il corpo umano e la macchina”, spiega D’Amore. “Con HemoStratum possiamo finalmente pensare a una generazione di dispositivi che non si limitano a ‘resistere’ nel corpo, ma vi si integrano in modo armonico“.
Un percorso di eccellenza tra Europa e Stati Uniti
Questo riconoscimento rappresenta il terzo successo consecutivo per lo scienziato palermitano nel campo dei finanziamenti ERC, dopo il Consolidator Grant del 2020 per il progetto Biomitral e il primo PoC del 2023 per BioChord. Una carriera brillante, costruita tra Europa e Stati Uniti, che ha saputo ottenere risorse sia dal Consiglio Europeo della Ricerca che dal celebre National Institutes of Health (NIH) americano.
Il team HemoStratum è composto da ricercatori di altissimo livello della Fondazione Ri.MED: Arianna Adamo, esperta in meccano-biologia e coordinatrice del progetto, Federica Cosentino, specialista in simulazioni numeriche, e Pietro Terranova, responsabile per la biofabbricazione.
“È una conferma importante del valore scientifico della nostra Fondazione,” ha dichiarato Paolo Aquilanti, presidente di Ri.MED. “Un risultato possibile grazie alla sinergia tra i nostri partner strategici: l’Università di Pittsburgh, l’IRCCS ISMETT e l’Università degli Studi di Palermo. Antonio D’Amore e il suo team rappresentano il futuro della ricerca biomedica”.
Con HemoStratum, la Fondazione Ri.MED e il team guidato da Antonio D’Amore spingono l’innovazione medica oltre i limiti attuali, aprendo la strada a dispositivi vascolari capaci di dialogare con il corpo umano in modo naturale e sicuro. Un passo concreto verso una medicina più avanzata, nata dall’eccellenza scientifica made in Sicily.






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