L’appuntamento è per oggi pomeriggio alle ore 16. Si ricomincia da Sala d’Ercole la ‘battaglia’ sulla legge di stabilità regionale o Finanziaria e sul bilancio di previsione 2017.

Al centro della battaglia ci saranno norme come quelle su Riscossione Sicilia e sulla fusione fra Cas e Anas che permetterebbe di imporre i pedaggi anche sulle autostrade siciliane attualmente libere da pagamento come la Palermo – Catania, la A19. Non ci sarà, invece, la battaglia sui dipendenti regionali, assunzioni di esterni e promozioni, sull’Ufficio stampa e su tanto altro. Tutti provvedimenti prima spostati nel disegno di legge ‘collegato’ alla Finanzia ora pronto per essere rinviato a maggio ovvero ad un mpmnto successivo all’approvazione della stessa Finanziaria che deve avvenire, per legge, entro il 30 aprile senza che si possa più ricorrere ad ulteriori esercizi provvisori.

Ma se qualcosa, fra le norme contestate, slitta a maggio sia pure fra le poteste dei deputati che vorrebbero, invece, trattare subito il collegato temendo che poi il ddl si incarti fra i meandri dell’Ars e non se ne faccia più nulla, altro, invece, dovrà essere trattato subito e non è detto che passi senza pesanti discussioni.

E’ il caso della soppressione di Riscossione Sicilia. Fiumefreddo è pronto a rinunciare agli stanziamenti previsti dal bilancio e dal Parlamento gli chiedono di formalizzzare la sua ‘rinuncia’ o meglio chiedono al Presidente della Regione di togliere quelle somme dal bilancio di previsione per destinarle ad altro. Se così fosse la liquidazione potrebbe essere ripensata senza troppi scontri anche se il provvedimento non sembra fra quelli pronti ad essere apoprovati in modo indolore.

Torna anche la fusione fra Cas e Anas in una nuova società mista regionale ma con l’introduzione di risarcimenti alle ex Provincie della Sicilia orientale che detenevano quaote di partecipazione e quindi con stanziamenti i cui fondi devono essere reperiti.

Ma su tutto, quello che si attende è l’ennesimo emendamento governativo di riscrittura che, come sempre, riporterà la Finanziaria in larga parte alla versione originale e stravolgerà una parte cnsistente del lavoro fatto.

L’emendamento è in preparazione ma al momento è meglio non parlarne. Si tratta di una sorta di piano B nel caso che le cose non vadano come il governo spera e le possibilità sono tante visto quanto accadduto in Commissione quando la finanziaria è stata letteralmente stravolta per l’assenza della maggioranza.

Il maxi emendamento, però, non arriverà certamente oggi e probabilmente neanche per questa settimana. Il governo starà a guardare pronto a definirlo, nel caso serva, subito dopo il 25 aprile con il conreto riscio chela vera battaglia si volga, poi, nell’ultimo week-end utile ovvero quello fra il 27 e il 30 aprile se non trascinando tutto addirittura al 1 maggio.

In piazza, con le scarpette nere disseminate davanti l’Ars, ci saranno gli ex sportellisti che protestano e che chiedono di essere avviati al lavoro e mettono in cena nuovsamente le loro scarpette nere contro la macelleria sociale

Intanto le proteste vengono anticipate, questa mattina, conm l’avvio della battaglia dei sindaci che giungono a Palermo da tutta la Sicilia intenzionati a preparare un ricorso contro la legge di deadenza dei primi cittadini che non approvano i bilanci (leggi qui)

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