Ha rischiato di morire dopo un bagno nel mare di Balestrate un ragazzo di 15 anni di Partinico. E’ salvo grazie ai bagnini e a un medico inglese che si trovava in spiaggia.
Pare che il quindicenne si sia tuffato in acqua allontanandosi persino dalla riva pur non sapendo nuotare. In spiaggia era andato con un amico per passare una tranquilla giornata che davvero per un soffio non si è trasformata in un incubo.
Una giornata che sembrava come tante solo che questa volta il minorenne ha anche osato troppo. Pur non avendo una particolare dimestichezza con l’acqua si è tuffato spingendosi troppo lontano dalla riva sino a non toccare più il fondale con i piedi. Secondo le testimonianze raccolte da alcuni bagnanti il ragazzo ha cominciato ad annaspare sino a non emergere più: in pratica, pur provando con qualche confusa bracciata, non è riuscito nel suo intento di far ritorno a riva.
Immediatamente l’amico ha lanciato l’allarme e in pochissimi secondi i bagnini, che avevano nei pressi una loro postazione, sono intervenuti gettandosi in acqua e riuscendo a recuperare il ragazzo che oramai aveva perso conoscenza.
La buona sorte ha voluto che lì, in quel tratto di spiaggia, ad assistere alla scena ci fosse proprio un medico inglese in vacanza e per di più specializzato in rianimazione.
In attesa dell’arrivo dell’ambulanza, che in pochi istanti si è fatta trovare pronta a trasportare il giovane, il dottore ha cominciato a fare qualche massaggio cardiaco accorgendosi che il battito praticamente non c’era quasi più.
Poi la corsa verso l’ospedale Civico di Partinico: nel tragitto il 15enne è stato dotato di mascherina di ossigeno nel tentativo di riattivare a regime la funzione respiratoria che era stata compromessa in parte dall’acqua che aveva ingurgitato.
Giunto al nosocomio in codice rosso il ragazzo inizialmente era stato dato quasi per spacciato: “Il primo prelievo fatto attraverso emogasanalisi – racconta il responsabile del pronto soccorso dell’ospedale Civico, Enzo Provenzano – faceva emergere dei dati di sostanziale decesso. Il lavoro fatto dall’equipe medica e paramedica dell’ospedale, seppur in condizioni disperate, ha permesso di strapparlo alla morte”.
Nell’arco di qualche ora il 15enne ha ripreso conoscenza e a ricominciato a parlare, ed è stato quindi anche scongiurato il rischio del danno cerebrale: “Sicuramente i bagnini e il medico in spiaggia sono stati provvidenziali – aggiunge Provenzano -, il resto lo ha fatto il personale del nostro ospedale che si è fatto trovare pronto anche per questa emergenza”.
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