“E’ tutto il contrario di tutto. Assistiamo al palese stravolgimento dei fatti e lo dimostrano le carte. Non sono il solo ad essere rimasto attonito davanti alle dichiarazioni dell’amministratore unico di Riscossione Sicilia, Antonino Fiumefreddo, che, nel corso dell’audizione in II Commissione Bilancio all’Ars, ha descritto punto per punto una realtà diversa rispetto alla condizione in cui vige la partecipata”.
A dirlo è il deputato del Pds-Mpa all’Ars, Giovanni Greco, a seguito dell’Audizione tenutasi in II Commissione Bilancio nel corso della quale si è discusso sulla condizione in cui vige Riscossione Sicilia. Lo stesso Greco presenterà un’interrogazione far luce sulla questione.
“Attualmente – afferma l’autonomista – la situazione appare alquanto disastrosa, e non virtuosa, sebbene lo stesso Fiumefreddo si sia ascritto il merito di avere portato la Regione Sicilia ad essere la prima in Italia per miglioramento di riscossione. E lo dimostra i livelli di riscossione conseguiti rispetto agli incarichi affidati che evidenziano una situazione di emergenza all’interno della Società lontana anni luce dai dati di produzione raggiunti da Equitalia in analoghe aree territoriali. Tanto che – commenta Greco – la stessa Commissione Bilancio all’Ars, ha ritenuto di dove audire più volte sia i vertici societari che le parti sociali. Inoltre, l’avvocato Fiumefreddo in occasione dei suoi interventi – spiega Greco il deputato – ha dichiarato di avere revocato l’incarico agli 887 avvocati. Ma tale informazione risulta non confermata dagli atti in possesso dalla Commissione, e ad oggi continuano ad essere affidati incarichi ad avvocati esterni, sempre attingendo dallo stesso albo. Ragioni per le quali – conclude il deputato – invito il presidente Crocetta a sollevare dall’incarico lo stesso Fiumefreddo”.
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