No al trasferimento di Carmelo Frittitta dall’assessorato regionale alle Attività Produttive. Le associazioni siciliane dell’artigianato non hanno dubbi: l’attuale direttore non può e non deve essere spostato, e chiedono con forza al presidente della Regione, Renato Schifani, di escludere il suo nome dalla rotazione degli incarichi.

L’appello a Schifani

“Frittita – dicono i vertici di Confartigianato, Cna, Casartigiani e Claai – ha sempre gestito con grande capacità e competenza, è un tecnico che, al fianco dell’assessore Tamajo, ha consentito la buona riuscita dei processi. In questa partita, nonostante conosciamo bene quanto previsto dall’Anac e la necessità del governatore di applicare la legge, crediamo che debba essere prioritario l’interesse delle imprese. Con un cambio di dirigente, in questo momento, l’assessorato alle Attività produttive corre il rischio di rallentare. E non sarebbe un bene per la tenuta economica delle nostre aziende”.

Il limite imposto dall’Anac

In realtà si tratta di una scelta obbligata. Cinque anni è il termine massimo di permanenza secondo le indicazioni dell’Anac, l’organismo nazionale anti corruzione.

A dover cambiare poltrona dovranno essere Dario Cartabellotta attualmente all’Agricoltura, Carmen Madonia, capo del Personale, Carmelo Frittitta dirigente generale delle Attività Produttive e Calogero Beringheli che regge il Dipartimento Urbanistica dell’assessorato Infrastrutture. Con loro nelle medesime condizioni c’è anche Salvo Cocina, capo della Protezione civile.

Ma la giunta di governo ha la possibilità di prorogare gli incarichi per motivi eccezionali (quando ci saranno i ruoli speciali in realtà i dirigenti potrebbero non ruotare più affatto). Secondo le indiscrezioni Cocina potrebbe restare a suo posto. La motivazione è legata alla crisi idrica. Per lo stesso motivo, però, gli alleati chiedono di non toccare neanche Cartabellotta.

Schifani si è già espresso parlando con BlogSicilia

Ma il Presidente della Regione ha già detto che non ammetterà deroghe. In una lunga intervista a BlogSicilia ha parlato anche dei dirigenti e ribadito che “la rotazione è un atto necessario e dovuto alle scadenze previste dai contratti dei dirigenti, per cui non è una volontà specifica del presidente della Regione, ma un appuntamento obbligatorio nel rispetto delle norme anticorruzione. La mia volontà è quella di procedere non con uno spoil system dei dirigenti attuali. Come diceva Berlusconi, occorre coniugare la professionalità con l’innovazione. Quando mi si parla di una deroga rispondo che per alcune figure apicali (a secondo della materia trattata) c’è un’obbligatoria norma anticorruzione che non può che essere condivisa e applicata. Spiegherò a chi non vorrebbe spostato il proprio dirigente che non è un problema discrezionale rispetto a norme che vanno applicate. Peraltro ora ne scadono 17 ma ci sarà una seconda tornata a giugno di scadenza delle dirigenti generali. Non ci fermiamo  soltanto a questa”.