«Un disegno di legge del gruppo all’Ars di DiventeràBellissima contiene due misure importanti a sostegno dei siciliani colpiti duramente dagli incendi – in larga parte dolosi – che stanno funestando le Madonie e altre zone della nostra regione». Lo annuncia il capogruppo Alessandro Aricò,
E aggiunge: «Anzitutto prevediamo che il governo regionale possa avere maggiori risorse per erogare i ristori economici alle aziende agro-silvio-pastorali, in modo che possano immediatamente rialzarsi, ricostituire le scorte e ripartire. La seconda misura del nostro ddl prevede che la Regione consenta ai Comuni siciliani l’utilizzo degli operai forestali per la realizzazione delle attività propedeutiche alla messa in sicurezza dei centri abitati nelle aree limitrofe a zone boscate, parchi e riserve naturali. Ci sono stati, infatti, ingenti danni anche alle abitazioni con conseguente rischio per gli abitanti che si sono trovati a fronteggiare il fuoco a mani nude».
Infine, Aricò sottolinea: «Chiederemo su questo DDL al presidente dell’Ars la corsia preferenziale e siamo disponibili eventualmente a rientrare dalle ferie per analizzare nelle commissioni di merito l’iter di un provvedimento che non è solo necessario, ma che rappresenta un fatto di giustizia e di equità per i territori colpiti, per le famiglie coinvolte e per tutti quei lavoratori che a seguito della pandemia erano riusciti a ripartire e che ora vedono andare in fumo i sacrifici di una vita».
“È presto per una stima completa della devastazione causata dal rogo che ha mandato in fumo ettari di pascoli, fienili, macchinari agricoli ed ucciso tantissimi capi di bestiame tra Gangi, Geraci Siculo e San Mauro Castelverde. E non è neanche il momento di fare polemiche. La macchina della solidarietà tra allevatori e agricoltori è già in moto, ma non basterà certo a superare questa emergenza che mai si era presentata nella zona delle Madonie. Ci aspettano altre due settimane di caldo intenso e rischio incendi sempre più elevato. Bisogna agire immediatamente per dare sostegno alle tante aziende del comparto agroalimentare che hanno subito danni, serve liquidità per l’acquisto di foraggio. L’Isola, colpita quasi ovunque questa estate dagli incendi, difficilmente potrà venire fuori da sola da questa devastazione”. A dichiararlo è Antonino Cossentino, presidente della Cia Agricoltori della Sicilia Occidentale, sui recenti incendi che hanno interessato la zona delle Madonie al confine con le province di Messina – il rogo partito, da Gangi, è arrivato fino a Castel di Lucio – ed Enna (colpita anche Nicosia).
L’Ente Parco delle Madonie intanto promuove una raccolta fondi in aiuto alle aziende Madonite drammaticamente colpita dagli incendi. A tal fine è attivo un conto corrente bancario presso l’istituto BCC di Credito Cooperativo San Giuseppe delle Madonie intestato a Ente Parco delle Madonie, codice Iban IT20C 08976 43000 0000311658. Chi effettua il versamento deve specificare la causale: SUPPORTO TERRITORI MADONITI INCENDI 2021.
“Un grazie particolare al Presidente della BCC di Credito Cooperativo San Giuseppe delle Madonie, Leonardo Gennaro ed al Direttore della filiale di Petralia Sottana Dario Di Vita per l’immediata disponibilità dimostrata e per la messa a disposizione dei primi 5000 €”, conclude Angelo Merlino.
Per l’emergenza incendi Legambiente chiede la presenza dei carabinieri forestali e dell’esercito.
“Anche quest’anno la guerra contro gli incendi è persa. Nel 2021 in modo ancor più drammatico. Dobbiamo ormai limitare i danni, visto, inoltre, che la prossima settimana sono previste temperatura ancora più alte, che supereranno i 40 gradi” dice Gianfranco Zanna, presidente di Legambiente Sicilia, che continua: “Non si è fatta ancora una volta nessuna azione di prevenzione, non ci resta che cercare di controllare il territorio e, magari, catturare qualche delinquente. Invece di volontari il presidente Musumeci chieda l’arrivo di alcune centinaia di carabinieri forestali, con nuclei investigativi specializzati, e faccia in modo che il Governo mobiliti l’esercito per presidiare i territori. In particolare le aree di maggiore pregio ambientale e naturalistico, come i parchi, le riserve e i siti di Natura 2000, sempre più attaccati e minacciati dai delinquenti del fuoco”.