Oltre trecento persone hanno partecipato ieri sera, a Erice, alla Marcia per San Matteo organizzata dal Coordinamento SalviAmo i boschi Sicilia. All’iniziativa hanno aderito diverse associazioni che non fanno parte del Coordinamento, come WWF, CAI, Legambiente, Scout, Amici della Terra, e le amministrazioni comunali dell’agro ericino.

I partecipanti

Erano presenti la sindaca di Erice Daniela Toscano, il sindaco di Trapani Giacomo Tranchida, il sindaco di Valderice Francesco Stabile, il sindaco di Buseto Palizzolo Roberto Maiorana, il sindaco di San Vito Lo Capo Giuseppe Peraino e l’assessora comunale alle politiche sociali di Custonaci Vanessa Campo. Alla marcia hanno preso parte anche il vescovo di Trapani Pietro Maria Fragnelli, che con la Diocesi aveva aderito all’iniziativa, e numerosissimi privati cittadini. Una partecipazione ampia e attiva salutata con favore dal Coordinamento SalviAmo i boschi che mira ad allargare la rete e creare un’alleanza sui temi ambientali e, in particolare, su quello degli incendi condivisa dalle forze sane della nostra società.

L’emergenza

Nel corso di questi mesi sono già 4.589 gli ettari di bosco bruciati in Sicilia, oltre il 19 per cento, con un aumento consistete rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Numeri drammatici che hanno costretto il governo regionale a dichiarare lo stato di crisi e di emergenza. Un provvedimento tardivo e inefficace, secondo il Coordinamento SalviAmo i boschi che già nello scorso mese di dicembre aveva chiesto un incontro con il presidente della Regione Nello Musumeci per illustrare venti proposte per una politica di contrasto attivo agli incendi dolosi.

“Il Governo regionale – spiega Mariangela Galante, portavoce del Coordinamento SalviAmo i boschi – ha dimostrato una colpevole sottovalutazione del problema, che non ha affrontanto nei tempi giusti e si trova adesso a cercare delle toppe per fronteggiare l’emergenza. La prevenzione degli incendi si fa a febbraio, in sede di bilancio, non a luglio o ad agosto quando i giochi ormai sono fatti, soprattutto adesso che le temperature si sono innalzate e i lavori di manutenzione e pulizia dovrebbero essere ultimati ancor prima del 15 giugno. Con il 70% del territorio dell’Isola già in fase di desertificazione a ogni nuovo incendio non si fa che accelerare il processo e mandare in fumo, insieme agli alberi, anche il futuro dei nostri figli”.

Le proposte

Nel corso della manifestazione sono state illustrate una serie di proposte finalizzate al contrasto degli incendi. Istituzione di un pool di magistrati, cambio di rotta della politica di prevenzione e controllo, fin qui ritenuta disastrosa, potenziamento e rilancio del Corpo Forestale. Queste le priorità, secondo il Coordinamento SalviAmo i boschi che ha avanzato anche una serie di richieste ai sindaci presenti. È stato chiesto, in particolare, di intensificare i controlli nei confronti dei proprietari dei terreni, al fine di assicurare la pulizia degli stessi, e un aggiornamento del catasto degli incendi. È stata infine proposta l’istituzione di un’anagrafe degli alberi in ogni Comune con la piantumazione di un albero per ogni nuovo nato.