Dal 10 settembre tornano i cassonetti a Borgo Nuovo ma saranno soltanto 150. la differenziata non è accantonata. Continua parallelamente alla raccolta ordinaria. Una decisione presa per evitare il formarsi di discariche a cielo aperto visto che i residenti del quartiere non differenziano.
Il Consiglio di circoscrizione contrario
ma anche se la proposta è partita dal Presidente di Circoscrizione, il Consiglio, invece, è contrario e i rischi di questa scelta sono numerosi.
Il consigliere Pd Salvo Altadonna ha scelto di rivolgersi direttamente al sindaco 9n un intervento fatto in Consiglio di Circoscrizione e poi postato sui social “Mi rivolgo al Sindaco e non nella sua funzione di sindaco, ma nella sua qualità di educatore. Vorrei sapere quale messaggio stiamo dando ai ragazzi, facendo un passo indietro. Non c’è dubbio che la differenziata a Borgo Nuovo è un fallimento, ma non ho visto alcuna azione di incentivazione per farla funzionare. E allora dico all’educatore Lagalla: i ragazzi ci osservano. E quando noi facciamo un passo indietro è come dire siccome ci sono gli incivili rimettiamo i cassonetti. Siccome ci sono poche pattuglie per strada, rendiamo di nuovo facoltativo il casco. E poi facciamo un passo indietro sulla lotta al crack. Facciamo un passo indietro sul femminicidio, facciamo passi indietro sulla lotta alla criminalità. Perché non ci riusciamo? Non è così che si amministra”.
Altadonna condivide la preoccupazione sul “messaggio sbagliato”
Altadonna, di fatto, condivide la preoccupazione di BlogSicilia circa il messaggio che si da alla collettività: “L’educatore per primo dà la colpa a se stesso. Quando c’è un fallimento educativo, non dà la colpa sempre ad altri. Il cittadino tratta la città per come è trattato. Lo stesso cittadino che qua butta la carta per terra arriva a Milano e non la butta, ma non perché diventa educato: perché si vede trattato bene”.
Indiciamo una consultazione popolare
Il consigliere lancia una idea, convinto che molti residenti se coinvolti risponderebbero “Io dico sfruttiamo quelle che sono le consultazioni popolari democratiche inserite nel nostro Statuto del Comune di Palermo. Facciamo ai sensi dell’articolo undici del nostro Regolamento, una consultazione popolare e chiediamo ai residenti di Borgonuovo, se vogliono la differenziata, cioè se vogliono progredire nel percorso di pulizia e di civiltà o vogliono essere trattati come coloro che falliscono”.






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