“Incontrerò la ministra Gelmini, parleremo della situazione finanziaria dei Comuni ma anche delle osservazioni fatte su alcune norme della legge di stabilità regionale: non c’è alcuna catastrofe come qualcuno ha detto, gli articoli che dovrebbero essere impugnati non sono una quarantina ma dieci circa, e non ci dovrebbero essere problemi sul bilancio, anche se è giusto aspettare la riunione di domani del Consiglio dei ministri”. Così l’assessore regionale all’Economia, Gaetano Armao, intervenendo all’Ars, ha chiarito la situazione dei conti siciliani relativamente alla paventata impugnativa della Finanziaria di cui via ha raccontato, nei giorni scorsi, BlogScilia parlando proprio di una decina di articoli fra i quali, però, quelli che riguardano la stabilizzazione dei precari Asu.
Due giorni decisivi peri conti siciliani
E’ dunque oggi la prima di due giornate decisive per la Sicilia, Oggi il Consiglio dei Ministro, domani la parfica sul bilancio 2019 da parte della Corte dei Conti. E in ballo ci sono anche i destini degli enti locali siciliani che rischiano il default
Sì al tavolo tecnico romano ma i 5 stelle attaccano
“Sì al tavolo tecnico tra Stato Regione ed Enti locali per salvare i Comuni dal default, ma le responsabilità del governo Musumeci sono enormi, praticamente su tutti i fronti. Prima di rivolgersi al governo nazionale Musumeci avrebbe dovuto fare i compiti a casa, cosa che non ha fatto o ha fatto malissimo, e ci riferiamo, solo per fare qualche esempio, alla questione rifiuti, agli impianti, alle reti idriche colabrodo all’assenza di supporto ai Comuni che non riescono a riscuotere i tributi. E tutto questo mentre l’assessore Zambuto ha la faccia tosta di andare in giro a fare propaganda col fondo perequativo, praticamente con i soldi dei siciliani” dicono i deputati M5S all’Ars Giovanni Di Caro e Nuccio Di Paola.
Errori per circa 300 milioni
“Tra breve potremmo trovarci a discutere sulle gravi criticità finanziarie della Regione siciliana visto che venerdì ci sarà, speriamo, la parifica del rendiconto 2019, con solo 2 anni di ritardo. Quello stesso rendiconto presentato e poi ritirato, con errori su alcune voci per oltre 300 milioni, che potrebbero diventare voragini. Difficoltà che questo governo regionale negli anni non è riuscito a risolvere ma che per certi versi ha fatto peggiorare, basti pensare alle tante norme impugnate nelle 4 finanziarie regionali, alla stagione dei collegati nati ma mai arrivati al traguardo dell’aula e ai i tanti fondi congelati che potrebbero diventare tagli per i servizi essenziali per i siciliani o per le categorie fragili se la Regione non ha correttamente determinato il conguaglio da chiedere allo Stato per l’emergenza Covid. Ora ci chiediamo: possono essere i comuni e i siciliani a pagare le scelte sbagliate di questo governo?”.
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