Un intero team in prima linea per la ricerca sul midollo spinale. Chi ha partecipato alla wings for life non ha potuto fare a meno di notare 2 evidenti particolari: un po’ di gente con la maglia bianca, a differenza della tenuta azzurra caratteristica dell’evento in tutto il mondo, e una bandiera nera accanto a quella della manifestazione, con su una scritta “Aruncina Palermo”. È questo infatti il nome del run club che, supportato da Red Bull, ha partecipato con successo alla corsa di beneficenza, distinguendosi per prestazioni e numero di partecipanti

L’iniziativa

Aruncina nasce l’11 maggio 2024 ad opera di Lorenzo Agueci e Riccardo Fragale, due corridori palermitani esperti che sentivano la mancanza di un run club qui a Palermo che permettesse a chiunque di potersi approcciare al mondo della corsa in modo totalmente tranquillo, senza pressioni di tempi al kilometro e scatti supersonici, favorendo la socializzazione e la corsa di gruppo. Grazie a questi due, all’apparenza banali, ideali hanno attratto tantissima gente a loro, con i raduni del mercoledì pomeriggio al molo trapezoidale che sono diventati ormai tappa fissa per decine e decine di ragazzi palermitani.

Il sodalizio con Red Bull

Il fenomeno è andato talmente avanti che ha avvicinato anche i ragazzi di Red Bull, che hanno avallato l’iniziativa iniziando prima una sponsorizzazione agli eventi, per poi coinvolgerli in prima linea nella corsa di beneficenza avvenuta ieri. Il lavoro di sponsorizzazione e di partecipazione massiccia delle ragazze e dei ragazzi appartenenti al run club è stato determinante per l’ottima resa dell’evento. Sono stati tanti gli iscritti che, al momento del ritiro dei pacchi gara, hanno testimoniato la loro appartenenza al run club ritirando il pacco gara a loro dedicato

Aruncina alla wings for life

Le persone in maglia bianca non sono passate inosservate alla wings for life, con le insegne di Aruncina ben presenti nel gruppo di testa con uno dei 2 fondatori, Riccardo, che sventolava alta la bandiera col logo del Run club, affiancato da un’altra persona con la bandiera di wings for life. Aruncina però non ha per niente mitigato il suo storico approccio: accanto a ragazze e ragazzi che sfrecciavano ad un passo medio importante c’erano altri che vivevano la manifestazione in modo molto più soft, fermandosi a tratti, chiacchierando con amici e compagni di team, incitando veementemente gli altri che invece correvano e hanno corso come dei forsennati sfondando persino il muro dei 20 kilometri. E non a caso il primo ad incitare era proprio l’altro fondatore Lorenzo, che col suo megafono ha dato una spinta in più a tutti coloro i quali sentivano una fatica sempre più incombente, col dono di riuscire a far ricaricare le batterie ai corridori col suo vocione. Insomma, si devono fare i complimenti a tutto il team Aruncina per avere reso ancora più unica l’iniziativa, dimostrando anche nella vita quotidiana come non esistono solo i professionisti ma anche gente che partecipa per il solo gusto di divertirsi e stare in compagnia. E dicendola tutta, il vero scopo della corsa in gruppo è proprio questo.