Il generale dei carabinieri Riccardo Galletta saluta la Sicilia e lo fa con un messaggio di speranza ai giovani e il rilancio della lotta alla mafia. L’arresto di Matteo Messina Denaro non lo considera un punto di arrivo, tutt’altro. Lascia una Sicilia e una Palermo totalmente cambiata rispetto a 20 anni fa. “In certi quartieri la sera era tutto deserto, oggi c’è vita”.
La visita
A salutare il generale Riccardo Galletta, vice comandante dell’Arma dei carabinieri e comandante interregionale “Culqualber”. Si è recato in visita al comando Legione Carabinieri Sicilia. Ricevuto dal comandante di Legione, Rosario Castello, ha incontrato il personale della sede, gli ufficiali comandanti dei reparti territoriali, una rappresentanza dei militari in servizio presso i diversi reparti dislocati nella provincia. Ed anche una delegazione della rappresentanza militare e dell’arma in congedo. A tutti ha rivolto il suo sentito e commosso saluto di commiato. L’alto ufficiale, infatti, nei prossimi giorni, dopo aver ricoperto numerosi e prestigiosi incarichi sul territorio nazionale, lascerà la Sicilia. Si trasferirà a Roma dove andrà a ricoprire la carica di vice comandante generale dell’Arma dei carabinieri.
Il suo tour
Durante la visita consegnate le medaglie mauriziane, riconoscimento concesso agli ufficiali ed ai marescialli che hanno raggiunto i 10 lustri di servizio militare. Galletta si è recato al comando provinciale di Palermo dove era in corso un incontro con 60 alunni di diversi istituti scolastici palermitani per discutere di legalità. I ragazzi hanno osservato da vicino il lavoro svolto dagli artificieri, i quali hanno illustrato alcune delle tecniche di rinvenimento e neutralizzazione di ordigni. Presenti anche un’unità del nucleo cinofili, un equipaggio dei motociclisti del nucleo radiomobile e personale della sezione investigazioni scientifiche. Illustrate le tecniche di repertamento nella scena del crimine. Per l’occasione il vice comandante generale ha fortemente voluto incontrare i ragazzi davanti al “Muro della Legalità ” dove sono raffigurati i volti delle vittime di mafia e di alcuni illustri personaggi della letteratura siciliana.
La nostalgia per la Sicilia
“Mi viene difficile – ha detto – lasciare per la terza volta questa terra. La mia visita è servita per dare un messaggio di affetto e di fiducia. Noi dobbiamo aiutare i ragazzi a crederci. E’ fondamentale dare l’esempio”. Ma quanto è cambiata la Sicilia dal suo primo insediamento a oggi? “La Sicilia è cambiata molto sicuramente – ha risposto -. Oggi molti quartieri di Palermo, che la sera erano deserti, sono pieni di locali, di giovani, di vita. Già questo è segnale di una cosa eccezionale, che è frutto di una serie di azioni messe in campo anche dalle forze dell’ordine e dalle scuole. Da qui a pensare che ogni problema sia risolto ce ne vuole. E’ un percorso lungo, impegnativo, ma che non può che concludersi con la sconfitta di Cosa nostra”.
Messina Denaro ma non solo
Inevitabile che l’operazione che viene menzionata tra le più importanti è quella che ha segnato nel gennaio scorso la cattura del superlatitante Matteo Messina Denaro. “Ma ce ne sono state tante altre significative – ha precisa Galletta -. La cattura del boss è importante ma ci deve far ricordare che non è un punto di arrivo che chiude un fenomeno. Non possiamo vivere solo sull’onda emergenziale, l’attenzione deve essere quotidiana e costante. Sono innamorato di questa terra, ha un complesso di risorse, sentimenti e dinamiche, anche complessità culturale senza dubbio. Vado a Roma con un arricchimento professionale ma anche umano”.
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