Sono stati recuperati dagli uomini del soccorso alpino a monte Pellegrino, i due alpinisti italiani rimasti bloccati a circa 80 metri da terra. I due, M.L., 30 anni, e la moglie B.S., 30 anni, entrambi romani, si sono trovati in difficoltà mentre arrampicavano sulla rocca dello Schiavo, sulla Mùrtola (una “via” di 250 metri di sviluppo e 160 metri di altezza).
Ieri sera privi di attrezzatura adeguata, hanno chiamato con il cellulare il 118 che, a sua volta, ha avvisato il Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico. Due squadra del Cnsas hanno raggiunto la zona. L’intervento è stato eseguito dall’alto, con i tecnici che si sono calati per oltre 80 metri, hanno raggiunto i due alpinisti e, dopo averli messi in sicurezza, li hanno recuperati con le funi.
Quattro anni fa il Cnsas era intervenuto nella stessa zona per salvare due giovani rimasti bloccati in parete dopo che uno di loro era rimasto ferito a circa 40 metri di altezza.
Il ferito era P.S., 19 anni, di Borgetto. Illeso F.Z., 29 anni, palermitano. L’incidente era avvenuto il 9 novembre intorno alle 15,30 mentre i due arrampicavano sulla Mùrtola. A circa 40 metri di altezza il primo di cordata, P.S., era caduto per la rottura di un appiglio di roccia sbattendo contro la parete e restando ferito. Il suo compagno era riuscito a metterlo in sicurezza e aveva chiamato i soccorsi.
Sul posto, in pochi minuti, erano arrivate le squadre del Cnsas e dei vigili del fuoco. Due tecnici del Soccorso alpino si erano arrampicati fino a raggiungere i due, avevano messo in sicurezza il ferito, imbracato e calato fino a terra. Oltre alla sospetta frattura del piede destro, il diciannovenne aveva riportato contusioni ed escoriazioni in varie parti del corpo.
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