E’ il giorno dell’ ‘acchianata’ a Santa Rosalia. Oggi 4 settembre giornata dedicata dalla Chiesa alla Santa Patrona è anche il giorno in cui i palermitani salgono al Monte e vanno al santuario a rendere omaggio alla loro ‘santuzza’ o a ringraziare per qualcosa o addirittura a lasciare i loro ‘ex voto’ per grazie ricevuta.

La tradizione, che si ripete ogni anno, prevede che l’ ‘acchianata’ inizia la sera del 3 settembre. sono un quantità enorme le persone che scelgono di fare di notte il loro pellegrinaggio. Chi a piedi, chi addirittura in ginocchio (ormai quasi soltanto per l’ultima parte della salita, la scalinata del santuario), e chi, i più, con un mezzo pubblico visto che salire al santuario con la propria vettura, in giorni è vietato.

Ma quest’anno più di altri anni l’organizzazione ha lasciato quantomeno a desiderare almeno stando ai tanti post di protesta dei palermitani su facebook. Foto, video e proteste la fanno da padrone fin da poco dopo la mezzanotte, orario della messa notturna.

Una vera e propria bolgia per riuscire a prendere un autobus, gente che si accalca e spinge, persone quasi una sull’altra e la scelta di un tratto di strada abbastanza stretto come capolinea degli autobus ordinari e speciali predisposti per l’occasione.

“Siamo stati trattati tutti come bestie” scrive un devoto su facebook, “non si capiva nulla – gli fa eco un altro pellegrino – non c’erano indicazioni su dove prendere gli autobus, si seguiva la calca nella speranza di non restare schiacciati”.

Le proteste riguardano sia il numero di mezzi che l’area scelta per far salire e scendere le persone ma anche i biglietti “Come è possibile che solo in questo giorno il biglietto Amat valga per la corsa e non per ’90 minuti come sempre” si chiede una signora urlando ad un controllore che cerca di regolare il flusso di persone che salgono  per evitare che i mezzi vengano riempiti oltre ogni ragionevolezza.

Eppure i bus viaggiano così pieni da non poter neanche quasi respirare e lasciano pensare che qualche problema di sicurezza potrebbe anche esserci in caso di guasto o incidente di qualsiasi tipo. Ma i palermitani, anche in questo caso, si affidano alla Santuzza che oggi sembra avere più da fare a curarsi che non accada nulla piuttosto che ricevere serenamente e ordinatamente  il suo popolo in festa