L’assessore regionale per la Famiglia, per le Politiche Sociali e il Lavoro, Carmencita Mangano, ha sbloccato le assunzioni obbligatorie dei disabili previste dalla legge nazionale numero 68, del 12 marzo 1999.
La norma “per il diritto al lavoro dei disabili” era rimasta inapplicata per le categorie protette dopo il divieto imposto dal Decreto Legge “anticrisi” del luglio del 2009.
Lo scorso 29 maggio il Dirigente Generale dell’assessorato, Maria Antonietta Bullara, ha emanato una nota, indirizzata ai Centri per l’Impiego e agli Ispettorati del Lavoro per comunicare che “in seguito a incontri tenutisi sull’argomento con i vari rami dell’amministrazione regionale interessati, si è pervenuti alla determinazione dell’obbligatorietà, da parte dell’amministrazione regionale e degli enti individuati all’oggetto, della effettuazione delle assunzioni previste dalle norme del collocamento obbligatorio”.
In particolare le quote di assunzioni potranno essere effettuate anche negli istituti, nelle aziende, nelle agenzie, in organismi e enti regionali, nelle società partecipate nonché nei consorzi, esclusi quelli costituiti unicamente da enti locali.
La decisione arriva dopo una lunga serie di pareri dell’Ufficio Legislativo e Legale della Regione e della Corte dei Conti della Sicilia e di Bari che hanno sottolineato come sia “escluso dal divieto assoluto e generalizzato di operare nuove assunzioni sia a tempo determinato che indeterminato” in base alla legge 68 del 12 marzo 1999, a patto però di rispettare “gli obiettivi di finanza pubblica”.
L’assessore Mangano comunicherà lo sblocco del provvedimento lunedì, alle 16,30, nel corso della riunione della Consulta regionale della Disabilità che si terrà nei locali dell’assessorato di viale Trinacria, a Palermo.
“Sono soddisfatta perché grazie alle norme sul collocamento obbligatorio, rispettando ovviamente i limiti di spesa, potremo dare risposte concrete di inclusione sociale ad un mondo spesso dimenticato – dice l’assessore Mangano -. E’ importante che i disabili diventino lavoratori e che si inseriscono nel tessuto produttivo della nostra regione”.
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