Non fa più parte della commissione ministeriale incaricata di riformare il Csm. E’ questa, in sintesi, la risposta al question time alla Camera rivolto al ministro delle Giustizia da Riccardo Nuti e dagli altri deputati palermitani a Montecitorio, che chiedevano la rimozione del magistrato dall’importante organismo.

Virga, secondo quanto comunicato dal sottosegretario al ministero della Giustizia, Gennaro Migliore, si è dimesso dalla commissione, senza avervi mai partecipato, già da mesi, il 14 settembre scorso, pochi giorni dopo lo scoppio del cosiddetto caso Saguto.

“Bene – commenta Riccardo Nuti – la sua posizione era incompatibile dopo lo scandalo nel quale, secondo la stampa, avrebbe avuto un ruolo. Il magistrato non poteva continuare a far parte della commissione ministeriale, ciò avrebbe rischiato di delegittimare sin dall’inizio i risultati che verranno prodotti dalla commissione, oltre a costituire un potenziale elemento di conflitto di interesse”

Alle base della domanda al ministro Orlando di Nuti e i suoi colleghi c’era “l’inopportuna collocazione del magistrato all’interno della commissione composta da 12 membri che ha l’incarico di elaborare uno schema di riforma della disciplina legale in materia di costituzione e funzionamento del Consiglio superiore della magistratura

Virga, secondo quanto riportato dalla stampa, è attualmente indagato per induzione alla concussione dalla procura di Caltanissetta e avrebbe avuto un ruolo nel sistema di gestione illegittima dei beni sequestrati e confiscati alla mafia. Il magistrato avrebbe evitato l’avvio di un procedimento disciplinare a carico della Saguto e avrebbe ottenuto la nomina del proprio figlio per incarichi di amministratore giudiziario.