E’ stata scarcerata Rosalba Crinò, l’unica donna fermata nell’operazione Cupola 2.0 con la quale i carabinieri hanno smantellato il tentativo di ricostituire la commissione provinciale di Cosa Nostra. La donna, difesa dall’avvocato Giuseppe Minà, era ritenuta la cassiera della famiglia di Misilmeri.

Ma dopo l’interrogatorio il gip non ha convalidato il fermo per difetto dei gravi indizi di colpevolezza. “Nel corso di un drammatico interrogatorio – dice l’avvocato Minà – la donna ha chiarito la sua posizione.

Ha detto di non conoscere gli amici del padre e che i soldi portati nel negozio di alimentari erano debiti contratti dai clienti. Ha respinto anche di conoscere alcuni uomini come Sucato che ha visto solo una volta quando ha portato in negozio un’assicurazione fatta dal padre”.

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