Cinque cantieri avviati per un investimento di circa dieci milioni di euro, altri quattro da sei milioni in procinto di partire.E’ il bilancio dei primi mesi di attività del Commissario unico per la depurazione nominato per far uscire l’Italia e in particolare la Sicilia da procedure di infrazione che costano milioni e causano inquinamento

Gli interventi già avviati riguardano l’adeguamento del depuratore di Castelvetrano in via Errante Vecchia, quello di Cefalù in contrada S.Antonio e l’impianto di Trabia in contrada Giardini Piani. Partita anche la realizzazione del collettore per il depuratore di Misilmeri e della rete fognaria nelle vie Ripellino e Carmine, nella zona che congiunge Palermo con Villabate. I cantieri in fase di avvio sono invece il completamento della rete fognaria nelle zone periferiche di Marsala, il completamento dei collettori nel comune di Carini e due interventi per la città di Palermo: l’impianto di collettamento a sistema misto da via Palmerino Molara a via Ponticello Oneto e la fognatura a sistema separato nel quartiere Villagrazia.

La struttura commissariale ha bandito 38 gare, di cui 25 sull’affidamento dei servizi e 13 riguardanti i lavori, per un importo complessivo di oltre 120 milioni di euro. Ventitré sono le gare già aggiudicate. “Dietro ogni procedura – ha spiegato l’ingegner Corrao che rappresentava la struttura commissariale durante un seminario tecnico sulla materia nel Palazzo Arcivescovile di Monreale – c’è un’intensa attività istruttoria svolta dalla struttura commissariale, guidata da un preciso cronoprogramma che individua nel 2020 l’avvio di tutti gli interventi in Sicilia”.