“La continuità nella buona amministrazione è certamente un valore ma questa esigenza va bilanciata con quella di evitare concentrazioni di potere. Tre mandati continuativi sono troppo potere e troppo a lungo nelle mani di un uomo solo”.

E’ la sostanza del pensiero di Renato Schifani espresso in una intervista rilasciata al Giornale che ha per tema la proposta di Fratelli d’Italia  di una accelerazione sulla norma che consenta non più due ma tre mandati ai sindaci.

Norma che si potrebbe ampliare

Si tratta di una norma già esistente per i comuni più piccoli, quelli al di sotto dei 15mila abitanti, che adesso si vuole estendere anche ai comuni maggiori. L’accelerazione di Fratelli d’Italia in questa direzione è arrivata a sorpresa.

del tema potrebbe occuparsi la Conferenza delle regioni anche per l’esigenza di uniformare le Regioni a Statuto speciale, che hanno competenza su questo tema, al resto del Paese. ma per Achifani si tratta di un tema politico e non da affrontare in Conferenza delle regioni. per superare la disomogeneitàò fra regioni, inoltre, esiste una sola strada ovvero una legge di rango costituzionale.

Il messaggio di Schifani agli alleati

“Il mio partito si pone in un atteggiamento di responsabile riflessione – dice il Presidente della Regione siciliana che è anche presidente del Consiglio nazionale di Forza Italia nella sua intervista – discuteremo con gli alleati e sono sicuro che faremo sintesi  e ci ritroveremo su una posizione unitaria”.

Non cambiare le regole in corsa

Ma Schifani sottolinea anche un altro aspetto importante ovvero l’esigenza di non cambiare le regole in corsa “Ritengo che la riforma vada ben approfondita evitando di approvarla a ridosso di una competizione elettorale nella quale dovrebbe essere applicata”.

Sul percorso di una simile legge, poi “Sicuramente un emendamento ad un provvedimento già in discussione sarebbe il percorso più veloce da punto di vista Parlamentare ma una simile riforma non deve essere fatta con la fretta. Credo sia più opportuno un disegno di legge specifico anche perché non mi preoccuperei troppo dei tempi. Il Parlamento ha dimostrato di sapere essere rapido nelle approvazioni delle leggi quando vuole”