Una vittoria scontata e realizzata a mani basse. Quella di Renato Schifani è stata una cavalcata senza ostacoli alla conquista della poltrona di Presidente della Regione, nonostante la lentezza dello scrutinio quando mancano ormai meno del 10% delle sezioni, il candidato del centrodestra rasenta il 42% e stacca di oltre 17 punti percentuali il secondo che è l’indipendente Cateno De Luca.

Un risultato lusinghiero

Per de Luca un risultato comunque lusinghiero visto che lascia alle sue spalle tanto il candidato di centrosinistra, Caterina Chinnici, staccata di oltre 7 punti percentuali, quanto quello dei 5 stelle Nuccio Di Paola che comunque arriva a ridosso della sua ex alleata con una distanza inferiore al punto percentuale.

Una partita a quattro, due sempre fuori dai giochi

La partita è stata, comunque, a quattro anche se la testa non è mai stata in discussione durante lo spoglio. Sempre fuori dai giochi per la presidenza tanto il candidato del terzo polo, Gaetano Armao, che si ferma al 2%, quanto quello degli indipendentisti, Eliana Esposito, che resta a mezzo punto percentuale.

La partita delle liste

Margini più ristretti fra le liste nella partita per chi vince la palma del più votato. Ma intanto è rilevante la somma delle preferenze della liste di centrodestra. E’ un plebiscito che sfiora il 50%. Il candidato Schifani, dunque, vince bene ma raccoglie circa l’8% in meno della propria coalizione.

Chi supera lo sbarramento

A superare lo sbarramento del 5% regionale sono, in totale solo 8 liste. Lo passano tutte le liste del centrodestra ovvero 5. Durante lo spoglio avevano temuto di non riuscire nell’intento gli uomini della Lega, ma alla fine il carroccio arriva al 6,80%.

La battaglia per il primo partito

Testa a testa, dentro la coalizione, per individuare il primo partito. Anche in Sicilia la palma sembra toccare a Fratelli d’Italia con il 15,1% ma con Forza Italia a ridosso al 14,80%. Lusinghiero il risultato dei centristi con il 6,50% della Dc Nuova e con il 6,60 degli Autonomisti e popolari. Insieme un ipotetico partito di centro si attesterebbe al 13%, in linea con i big della coalizione.

Una sola lista per De Luca

L’ottimo risultato del candidato presidente Cateno De Luca è sporcato dai numeri delle liste. Va bene De Luca sindaco di Sicilia che porta a casa un ragguardevole 14% attestandosi al terzo posto fra i partiti ma è l’unica delle numerose liste apparentate che supera lo sbarramento

La partita fra Pd e 5 stelle

Nella partita fra gli ex alleati tutta a sinistra vincono i 5stelle con i 5 stelle 13,50% che ne fa il quarto partito più votato alla regione dopo Fratelli d’Italia, Forza Italia e de Luca sindaco di Sicilia. Il Pd si ferma al 12,60%. Fuori dal parlamento tutti gli altri compresi i cento Passi  al 3% e Azione Italia Viva al 2,10%

I plurinominali al Senato

Va a fare il senatore, invece, il presidente uscente dell’Ars Gianfranco Miccichè. In Sicilia nei collegi plurinominali per il Senato sono stati eletti, infatti, tre candidati del M5s, 2 del Pd, 2 di Fdi, 1 di Fi, 1 di Iv-Azione, 1 della Lega. Per Il M5s sono eletti senatori Concetta Damante, l’ex sottosegretaria Barbara Floridia, l’ex magistrato Roberto Scarpinato. Per il Pd sono stati eletti l’ex segretaria generale della Cisl Annamaria Furlan e Antonio Nicita. Per Fdi eletti Carmela Bucalo e l’ex governatore siciliano Nello Musumeci. Per Forza Italia eletto Giovanni (Gianfranco) Miccichè, per Azione- Iv eletto il leader di Azione Carlo Calenda, e per la Lega eletto Nino Germanà.

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