Il giudice Daniela Vascellaro ha convalidato, come chiesto dalla Procura di Palermo, gli arresti degli otto tifosi – 4 palermitati e 4 laziali – fermati dopo la maxirissa scoppiata tra i supporter rosanero e biancocelesti prima della partita.

Gli otto sono accusati di lesioni e resistenza a pubblico ufficiale aggravati dall’aver commesso i reati in occasioni di manifestazioni sportive. Per tutti il giudice ha disposto la custodia cautelare in carcere.

Il processo è stato rinviato al 22 aprile, data in cui i legali degli indagati potranno scegliere eventualmente riti alternativi. L’inchiesta è stata coordinata dal Procuratore Aggiunto Leonardo Agueci.

Fra gli arrestati palermitani anche esponenti dei centri sociali Anomalia ed Ex Karcere anche se dai Centri sociali precisano che la politica non ha nulla a che vedere con glie venti di ieri (leggi qui la nota dei centri sociali). Due palermitani, come anche i tifosi laziali fermati, erano già sottoposti al Daspo.

La rissa che, secondo la polizia, sarebbe stata, invece, determinata da motivi politici e non legati al calcio, è scoppiata nel centro di Palermo nel pomeriggio di ieri.

Un gruppo di tifosi palermitani ha aggredito i laziali scaraventandogli contro i tavolini di un bar e oggetti vari. Nello scontro un palermitano è stato pestato e preso a calci dai supporter della Lazio: è ancora ricoverato in ospedale ed è stato denunciato.

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