E’ scontro tra il governatore Rosario Crocetta e il parlamentare siciliano Saverio Romano, membro del gruppo Alleanza liberalpopolare per le Autonomie (Ala).

Lo scorso 14 novembre Romano aveva diffuso tramite una nota stampa un proprio commento alla situazione politica siciliana.
Per quelle parole, oggi Crocetta gli chiede 200mila euro a titolo di risarcimento danni. L’atto è stato formalmente notificato a Romano.

Il parlamentare, nel confermare e riproporre quanto già sostenuto a novembre, commenta: “Crocetta non solo è stato un presidente della Regione incapace, ignorante, dannoso, professionista di una antimafia parolaia, indecente e ridicolo, ma ogni giorno di ulteriore permanenza in questo ruolo è di nocumento alla Sicilia, nei confronti della quale lui dovrebbe risarcire, per i danni causati ‘solo poche centinaia’ di miliardi di euro”.

Ecco il commento di Saverio Romano, motivo del contendere:

“La Sicilia è prigioniera di un presidente della Regione non solo incapace e ignorante, ma dannoso e indecente, che fa ridere il Paese, Isole comprese, e che sta approfittando dell’appoggio di alcuni avventurieri della politica, preoccupati del ‘cosa farò’ domani se cade il governo Crocetta quater.
Oggi non è più possibile sorprendersi: questo volgare mistificatore della realtà, eletto alla presidenza della Regione per un irripetibile gioco della sorte ha oltrepassato ogni nostra preoccupazione, continuando a vessare i siciliani in tutte le forme possibili, insensibile alle grida di disperazione che ogni giorno tutte le categorie gli rivolgono sin sotto la sua finestra di Palazzo d’Orleans, capace solo di preservare la cerchia di amici da sistemare e di interessi politici ‘particulari’ da tutelare, promotore di quell’antimafia degli affari, parolaia e inutile che ha fatto cadere il suo velo e la sua ipocrisia. Crocetta non si preoccupi del mio futuro politico: c`ero prima di lui e ci sarò anche dopo, forte dell’affetto dei miei elettori, a cui rispondo con il mio operato e le mie scelte. A parlare, invece, della tragedia che il governo Crocetta, fin qui nelle sue quattro versioni, ha significato per la Sicilia saranno i numeri impazziti dei conti regionali, il dissesto che ha provocato, i posti di lavoro che ha cancellato e quelli che non ha contribuito a creare, il numero dei biglietti di bus, treni e aerei acquistati dai giovani e dalle famiglie che hanno lasciato la Sicilia, il numero delle imprese che hanno chiuso, il numero, 55, degli assessori che ha dovuto cambiare pur di rimanere a galla sulla sua poltrona, in assenza di un piano, di una qualsivoglia strategia di sviluppo e di crescita. L’unico numero che rimane da conoscere è quello dei giorni che ci separano dalla prima occasione utile per i siciliani: quella in cui potranno sferrargli un sonoro calcio nel sedere. Proprio per questo è giunto il momento che tutti coloro che vogliono una Sicilia senza questo vergognoso presidente della Regione, al di là degli schemi e delle appartenenze, facciano fronte comune”.
Crocetta oggi, attraverso i suoi legali, mi accusa di ‘aggressione verbale nei suoi confronti’, rivelando scarsa sensibilità nei confronti di opinioni diverse dalla sua e mi chiede sino a 200 mila euro di risarcimento danni. Ebbene, il mio giudizio, espresso da parlamentare, riguarda il modo in cui ha amministrato sin qui la regione siciliana, evidenziando incapacità, ignoranza, indecenza, e una naturale propensione a causare danni. È tra l’altro innegabile che la sua gestione abbia procurato un danno di immagine alla Sicilia, e che le sue piroette, i suoi infiniti cambi di assessori, la sua approssimazione politico-amministrativa, le sue uscite cabarettistiche, siano motivo di ilarità e di derisione su tutto il territorio nazionale e non solo. Confermo quanto detto e ribadisco che Rosario Crocetta è stato il peggior presidente della Regione che questa terra ha mai avuto e mai potrà avere. Piuttosto che intraprendere improbabili azioni legali contro i suoi avversari politici, abbia rispetto di chi lo ha sempre osteggiato, e preannuncio che chiamerò a testimoniare non solo i tanti siciliani, le categorie, le associazioni, gli enti, i giovani, che dalla sua nefasta azione politico-amministrativa hanno subito danni irrimediabili, ma anche gli autorevoli esponenti del suo partito che lo hanno definito nella medesima maniera. Risarcisca piuttosto Crocetta, la Sicilia e i siciliani: saranno sufficienti poche centinaia di miliardi di euro'”.